Mense aperte e accoglienza a Natale: la mappa dell'Ufficio Migrantes della Diocesi
Ecco anche la lettera di Antonio Bonifacio
Carissimi fratelli e sorelle migranti, carissime Comunità Cristiane di Migranti, ci apprestiamo a vivere il Santo Natale,la grande festa della nostra fede, la festa che celebra Dio che si fa Uomo e viene ad abitare in mezzo a noi. Vogliamo viverlo con la scelta di “prossimità”, cioè la scelta di essere e farci prossimo a tutti coloro che incontriamo nella nostra quotidianità, in casa, in condominio, a lavoro, a scuola, in occasione della spesa, dell’impegno sociale. Vogliamo viverlo nella forte volontà ed auspicio che, sebbene la necessità sanitaria ci distanzi fisicamente, nessuno si senta solo, nessuno sia lasciato solo, nessuno sia lasciato senza uno sguardo di attenzione, di cura, di affetto che lo faccia sentire importante, che lo faccia rinascere nella Speranza confidando in Dio e nel fratello e nella sorella, nessuno sia lasciato solo senza un sorriso ed una parola di Accoglienza, di Incontro, di Conforto, di Amicizia, nessuno sia lasciato solo senza una mano tesa di Saluto, di Sostegno, di Aiuto, di Fratellanza.
Vogliamo rivolgere la nostra preghiera a Dio per affidargli i tanti migranti che nel mondo saranno, in questo giorno, lontani dalla propria terra, dalla propria famiglia, dalla propria comunità parrocchiale, affinché trovino nei fratelli cristiani, nei paesi di arrivo, l’accoglienza evangelica. Vogliamo condividere la preghiera che Papa Francesco, nell’enciclica Fratelli Tutti, ci invita a recitare, in sintonia ed unità di cuori come fratelli e sorelle, uomini e donnedi buona volontà, nel rivolgerci a Dio. Vogliamo recitarla in comunione fraterna in occasione del pranzo del Santo Natale. Rivolgiamo a voi tutti il nostro augurio di un Santo Natale di Pace, accompagnato dal dono della serenità per voi, per la vostra famiglia, per la vostra terra.
Il direttore dell'Ufficio Migrantes, Antonio Bonifacio