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Cronaca Mercato San Severino

Mazzetta in cambio dell'alloggio, soldi consegnati in un parcheggio: i retroscena dell'inchiesta

Ieri mattina, dinanzi al gip per l'udienza di convalida, i tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il gip ha convalidato l'arresto, disponendo per la coppia l'obbligo di dimora e il divieto in Provincia per il funzionario

Gli avevano consegnato 1500 euro dentro un foglio A4, ripiegato come una busta, in banconote da 100, 20 e 50 euro. La consegna era avvenuta in un parcheggio di un bar a Mercato San Severino, tra il funzionario responsabile dell'unità operativa complessa del settore inquilinato dell'Acer (Agenzia Campana Edilizia Residenziale) della Provincia di Salerno, ex Iacp, e una coppia di Castel San Giorgio. Sono i dettagli che emergono dall'inchiesta per corruzione condotta dalle Procure di Salerno e Nocera Inferiore. Ieri mattina, dinanzi al gip per l'udienza di convalida, i tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il funzionario è in carcere, mentre i coniugi agli arresti domiciliari. Al termine dell'udienza, il gip ha convalidato l'arresto, per poi disporre il divieto di dimora in Provincia per il funzionario e l'obbligo di dimora nel comune di residenza per la coppia

L'indagine

Il funzionario era stato ripreso in video, a seguito di una ben più ampia indagine condotta dalla Procura di Salerno, che ora lavora - dopo il sequestro di pratiche amministrative - per lo svolgimento ulteriore di attività concernenti quanto scoperto appena pochi giorni fa. L’arresto dei tre era maturato dopo che il pm aveva raccolto gravi indizi per il reato di corruzione, ipotizzando che il funzionario, abusando della sua posizione, si fosse prestato a “regolarizzare” illecitamente l’occupazione abusiva di un alloggio popolare (modificando le graduatorie di ammissione al beneficio inserite nel sistema informatico), a fronte della dazione di somme di danaro (nel caso di specie, 1.500 euro, a parziale saldo della somma pattuita pari a euro 3.000) per “sistemare” la posizione alloggiativa dei predetti, che occupavano abusivamente un immobile ACER a Castel San Giorgio, procedendo a nuova intestazione dell’alloggio previo fraudolento annullamento di una morosità di 17.000 euro, dovuti dal precedente beneficiario/occupante a giusto titolo. Gli inquirenti avevano documentato e captato diverse conversazioni telefoniche tra il funzionario e l'uomo, arrestato insieme alla moglie, raccogliendo indizi che portavano al convincimento di quel compenso "sotto banco" di 3000 euro per commettere l'illecito. Il lavoro d'indagine è figlio di un'inchiesta della Procura di Salerno più ampio. I carabinieri del comando provinciale avevano seguito il funzionario e la coppia, contemporaneamente, per poi intervenire dopo la consegna del denaro. 

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