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Il clan della Valle dell'Irno: la Procura chiede quasi 2 secoli di carcere

La loro era un'associazione criminale "di nuovo conio", che pur poggiando le radice sul vecchio clan Fezza - D'Auria Petrosino, aveva assunto - secondo la procura - una sua autonomia imponendosi tra la Valle dell'Irno e l'Agro nocerino

La loro era un'associazione criminale "di nuovo conio", che pur poggiando le radice sul vecchio clan Fezza - D'Auria Petrosino, aveva assunto una sua autonomia imponendosi tra la Valle dell'Irno e l'Agro nocerino sarnese. Questo l'incipt della requisitoria della Procura Dda Antimafia di Salerno sul gruppo capeggiato da Pietro Desiderio, alias "Pierino Maradona", paganese ritenuto al vertice di un'organizzazione criminale. Attraverso pestaggi e attentanti, il gruppo si sarebbe mosso per imporre il controllo su tutte le attività illecite della zona, tra estorsioni e spaccio di droga. Quasi due secoli di carcere quelli chiesti dalla procura in udienza preliminare. L'inchiesta portò all'esecuzione, l'anno scorso, di ben 33 misure cautelari

Le richieste

Nello specifico, la procura chiede 18 anni di carcere per Pietro Desiderio; 13 per Antonio Desiderio; 8 anni per Pietro Anastasio; 7 anni per Angela Bonazzola; 9 per Gianluca Bonazzola; 8 anni e 6 mesi per Luigi Bove; 12 per Gianbattista Coppola; 6 per Luigi Coppola; 8 anni e 6 mesi per Sisto Ferrara, 9 per Alessandro Iannone, 7 anni per Nicola Liguori, 6 anni per Francesco Mandine; 3 anni per Giuseppe Picarella; 6 anni per Luigi Romano, 5 anni per Alessio Ruggiero; 12 anni per Rosario Scifo; 9 per Vincenzo Senatore, per un tempo latitante; 2 anni per Giovanna Spista; 9 per Ettore Vicidomini; 12 per Biagio Villani; 15 per Michele Villani e 4 per Salvatore Torino. A giugno la decisione del gup. 

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