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Cronaca Mercato San Severino

Mercato San Severino, estorsioni ai cantieri, droga e prostituzione: in 41 a rischio processo

A capo di un clan dalla natura criminale, ci sarebbe stato Pietro Desiderio, il paganese arrivato dall’Agro nocerino e stabilitosi nella Valle dell’Irno. Il 16 novembre il gip del tribunale di Salerno farà le sue valutazioni.

La Dda ha chiesto il processo per 41 persone coinvolte in quel presunto sistema criminale concentrato su spaccio di droga, estorsioni e sfruttamento della prostituzione attivo nel comune di Mercato San Severino. A capo di un clan dalla natura criminale, ci sarebbe stato Pietro Desiderio, il paganese arrivato dall’Agro nocerino e stabilitosi nella Valle dell’Irno. Il 16 novembre il gip del tribunale di Salerno farà le sue valutazioni. Trentatré furono le persone finite in carcere, con un blitz risalente al marzo scorso. L’inchiesta ruota intorno ad un sistema in grado di imporre estorsioni a titolari di cantieri edili, con tanto di minacce e intimidazioni. Poi numerosi episodi di spaccio, riscossione di crediti, imposizioni di assunzioni e lo sfruttamento di diverse ragazze in un giro di prostituzione a discapito di altre case d’appuntamento. Nelle informative dei carabinieri furono raccolti episodi come quello del pestaggio da parte del "boss" con una mazza da baseball verso un giovane assuntore o della detenzione di un’arma da guerra. Inoltre, vi è l’accusa per alcuni indagati di aver favorito la latitanza di Vincenzo Senatore, figura interna all’allora Nuova Famiglia, arrestato a Roma dopo una fuga all’estero. 

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