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Cronaca

Minacce all'ex fidanzato della figlia del sindaco Vassallo: condannato il "brasiliano"

Condannato a quattro anni e due mesi di reclusione Bruno Humberto Damiani, l'uomo che, per diverso tempo, prima della prova del Dna, è stato l'unico indagato per la morte del sindaco ucciso

Avrebbe ordinato di minacciare Francesco Avallone, ex fidanzato della figlia dell'ex sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, anche dal carcere dover era stato rinchiuso per espiare una pena per fatti salernitani. Condannato a quattro anni e due mesi di reclusione Bruno Humberto Damiani, l'ìuomo che, per diverso tempo, prima della prova del Dna, è stato l'unico indagato per la morte del sindaco-pescatore brutalmente ucciso.

Le intercettazioni

Come riporta Infocilento, la sentenza è stata emessa giovedì pomeriggio dal presidente del tribunale di Vallo della Lucania, Gaetano De Luca. Il procuratore Marco Colamonici di Salerno aveva chiesto la condanna a cinque anni. Insieme al brasiliano, è stato condannato a tre anni e nove mesi il fratello Stefano. Due anni invece per i fratelli Materazzi, Augusto e Walter di San Mauro Cilento che ripetutamente minacciavano Avallone al fine di costringerlo a cambiare versione in un processo per spaccio di droga in cui Damiani era imputato. Per tutti è caduta l’aggravante del metodo mafioso. Dalle intercettazioni nel carcere di Secondigliano, dove il Brasiliano è tuttora rinchiuso, sono emersi i continui interventi dei fratelli Damiani e dei fratelli Materazzi, per far mutare versione ad Avallone e quindi cercare di evitare la condanna. Le minacce sono continuate anche durante lo svolgimento del processo per spaccio chiusosi con la condanna a sei anni e quattro mesi di reclusione per Damiani. Vittima, il giovane Avallone da tutti conosciuto a Pollica perché, all’epoca dell’omicidio del sindaco pescatore, era il fidanzato della figlia.

Gli accertamenti

La vicenda è venuta fuori nel contesto delle indagini svolte dopo l’omicidio del sindaco Vassallo, quando le intercettazioni telefoniche disposte dell’autorità giudiziaria consentirono di individuare anche persone dedite ad altri reati compresa la questione degli stupefacenti. Tra gli intercettati lo stesso Avallone che avrebbe acquistato dello stupefacente da Damiani. Sulla sentenza di condanna i legali del Brasiliano sono pronti a ricorrere in Appello.

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