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Cronaca

Minacce e pressioni sul voto: agli arresti domiciliari due dipendenti della Cooperativa San Matteo

Si tratta di Gianluca Izzo e Umberto Coscia, rispettivamente l’ex presidente della cooperativa San Matteo ed un suo stretto collaboratore e dipendente. L’accusa contestata è minacce sul libero svolgimento del voto

Gianluca Izzo e Umberto Coscia, rispettivamente l’ex presidente della cooperativa San Matteo ed un suo stretto collaboratore e dipendente, sono finiti stamattina agli arresti domiciliari. Sono accusati di minacce sul libero svolgimento del voto.

I fatti

Gli arrresti sono stati eseguiti dalla squadra Mobile a Salerno e riguardano il caso degli audio che contenevano intimidazioni sul voto per il rinnovo del Consiglio Comunale di Salerno. Il consigliere comunale Roberto Celano, tra gli altri, aveva denunciato e chiesto alla magistratura di intervenire. Il Comune di Salerno, attraverso una nota il comitato elettorale di Vincenzo Napoli, aveva replicato.

La nota della Procura

"Lo scorso 3 ottobre, nella prima giornata di voto per le elezioni amministrative del Comune di Salerno, la Polizia Giudiziaria aveva appreso, dalla pagina-profilo facebook di alcuni consiglieri di minoranza, che era stato pubblicato e commentato un messaggio audio dal contenuto intimidatorio in relazione al suffragio in corso di svolgimento. Dai commenti ai vari post risultava che probabilmente il messaggio era stato diffuso a mezzo WhatsApp o altro social media e destinato ad un gruppo chat composto dai lavoratori di un Ente legato alla Amministrazione Comunale che aveva espresso una candidata nelle liste collegate al Sindaco Vincenzo Napoli. Dall'ascolto dell'audio, trasmesso formalmente a questa Procura della Repubblica, risultava che una voce maschile richiamava tutti i destinatari a rispettare indicazioni di voto evidentemente in precedenza impartite, utilizzando frasi del chiaro contenuto minatorio. Secondo quanto ritenuto nel provvedimento cautelare, all'esito parziale delle attività investigative, l'audio era stato inoltrato in un gruppo WhatsApp, di cui facevano parte i dipendenti della cooperativa San Matteo da Umberto Coscia e confezionato da Gianluca Izzo, che ha mandato anche una seconda comunicazione, sempre per il tramite di WhatApp, del medesimo tenore intimidatorio. Nel corso delle perquisizioni domiciliari finora eseguite, nei confronti di Umberto Coscia e di un altro lavoratore della cooperativa, è stato sequestrato un elenco manoscritto, con nomi di votanti una candidata legata da rapporto di parentela con Gianluca Izzo. E' stato anche trovato ed esaminato un telefono cellulare al cui interno si riscontrava la presenza di una chat dell'applicativo WhatsApp, denominata Coop Fatebene Fratelli, sulla quale erano stati inoltrati i messaggi audio". 

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