rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Roma

Kyenge al Comune: scontro in via Roma tra Casa Pound e Sinistra Alternativa

Il ministro smorza le polemiche dopo le contestazioni a Salerno e le forti tensioni tra giovani di estrema destra ed esponenti dei Centri sociali: "Ognuno è libero di poter manifestare"

Momenti di tensione davanti Palazzo di Città per l’arrivo del ministro per l'integrazione Cecile Kyenge, che questa mattina partecipa al convegno "Integrazione e tutela dei diritti umani" insieme al vice sindaco Eva Avossa e al consigliere regionale del Pd Gianfranco Valiante. Pochi minuti fa alcuni attivisti di CasaPound, giunti per protestare contro l’eventualità che il Governo riconosca la cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia, sono stati contestati da militanti della Sinistra Alternativa. All’inizio le due fazioni si fronteggiavano inneggiando slogan, sventolando bandiere e mostrando diversi cartelli.Poi la situazione stava degenerando con i militanti dei due fronti opposti che sono venuti a contatto. Il pronto intervento della polizia ha evitato che la situazione degenerasse. Gli agenti hanno formato un cordone di sicurezza che si è interposto tra gli attivisti di CasaPound e della sinistra antagonista. "La mia linea - ha detto il ministro - è sempre stata quella del dialogo. Ognuno di noi ha diritto a far sentire la propria voce, ma è importante farlo nel rispetto delle regole. Se mancano questi presupposti il dialogo diventa sempre più difficile".

Appena giunta all'interno del Comune il ministro Kyenge è intervenuto sulle frasi su Mandela espressa dal leghista Francesco Vartolo, espulso per questo dal Carroccio: "Chi risiede all'interno di un partito politico, chi è un leader politico, chi ha una carica importante deve necessariamente rispettare la sua figura e la sua visibilità per essere un messaggio di educazione, di rispetto. Noi - ha aggiunto Kyenge - già cerchiamo di evitare episodi di questo genere. Il 23 settembre abbiamo infatti firmato la Dichiarazione di Roma che si trova anche sul sito ufficiale del mio Ministero" e che parla "della responsabilità di una persona che riveste una certa carica. Questi sono punti fondamentali per partire con il rispetto verso la diversità vista come risorsa. Il Patto, che partirà nel 2014 e fino al 2020, è stato sottoscritto da oltre 23 Paesi dell'Unione Europea".

Successivamente ha preso posto accanto al sindaco Vincenzo De Luca e appena ha incominciato a parlare nel Salone dei Marmi è stata contestata da alcuni esponenti dell'associazione "Rotta di Collisione", nasconsti tra la folla, che poi sono stati fatti uscire per consentirle di proseguire il suo discorso. "Il convegno organizzato al Comune di Salerno è una pagliacciata propagandistica - ha detto Antonio Mola, responsabile del movimento – Il ministro Kyenge si è fino ad oggi contraddistinto per la matrice ideologica del suo operato. Una visione dannosa che ritiene la cittadinanza, e quindi l'appartenenza a una comunità nazionale, al pari di un automatismo burocratico e non una vera integrazione nel nome della tradizione e della cultura di un popolo; oppure la famiglia un adempimento formale e non la struttura identitaria della persona. Inoltre, contestiamo al ministro Kyenge l’assoluta indifferenza sul tema della disoccupazione giovanile in Italia, tema che segna ormai un’emergenza nazionale ma sulla quale ritiene di non intervenire pur avendo anche la delega alle politiche giovanili” conclude Mola.

Poi il ministro ha ripreso a parlare partendo dal tema dell' immigrazione: "Sto cercando di far valorizzare l'integrazione sui territori. Il mio passaggio sui territori - ha spiegato Kyenge - non è per dettare regole, ma per capire, con le istituzioni locali e con le associazioni, le buone pratiche e quali sono le difficoltà. Questo è il lavoro di un'istituzione. Non voglio, in questo momento, dettare una linea guida, ma ascoltare il più possibile chi ha qualcosa da portare avanti. Fare il ministro - ha concluso - significa anche cercare di avvicinarsi alla propria gente".

Per il sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, le tante tragedie "che hanno interrogato le nostre coscienze, come le centinaia di persone morte che cercavano solo di arrivare sulle nostre coste per sfuggire a guerre e carestie" non possono essere dimenticate e testimoniano "l'assoluta inadeguatezza delle nostre politiche". De Luca ha ricordato come, invece, la città campana abbia ''cercato di affrontare le diversità, ma - ha aggiunto - a tutti chiediamo il rispetto delle regole, con il rifiuto categorico di logiche di uso della forza o della discriminazione uomo-donna''.

Il ministro, infine, smorza le polemiche dopo le contestazioni a Salerno e le forti tensioni tra giovani di estrema destra ed esponenti dei Centri sociali: "Ognuno è libero di poter manifestare-ha detto rispondendo ai giornalisti a Terzigno  dove le è stata conferita la cittadinanza onoraria - l' importante è che lo faccia nel rispetto delle regole''. ''Probabilmente - ha sottolineato - quelli che hanno protestato a Salerno avevano bisogno di parlare. Ma siamo in democrazia, e se qualcuno vuole parlare può farlo''.

Ha collaborato Marilia Parente

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Kyenge al Comune: scontro in via Roma tra Casa Pound e Sinistra Alternativa

SalernoToday è in caricamento