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Cronaca

Missione in Libano: il toccante bilancio dei Cavalleggeri del reggimento “Guide” (19°) di Salerno

Il Colonnello Giacomo Giannattasio ha raccontato l'esperienza vissuta in Libano e l'utilità degli aiuti umanitari raccolti grazie ad enti, associazione e parrocchie del nostro territorio a favore della popolazione e distribuiti dai militari sul posto

Toccante e rincuorante, il bilancio della missione dei Cavalleggeri del reggimento “Guide” (19°) di Salerno nel sud del Libano, per il contingente di ITALBATT. Stamattina, presso la caserma di via Del Pezzo, il Colonnello Giacomo Giannattasio ha raccontato l'esperienza vissuta in Libano e l'utilità degli aiuti umanitari raccolti grazie ad enti, associazione e parrocchie del nostro territorio a favore della popolazione e distribuiti dai militari sul posto, senza escludere alcun villaggio, a seconda delle necessità, per tendere una mano a fasce deboli e persone bisognose prive di supporto.

La testimonianza

Tra le donazioni, attezzature ed ausili didattici per l’istruzione, nonché materiale sanitario che hanno raggiunto tutte le 19 municipalità esistenti nell’area. Nelle scuole primarie, poi, più di 2.500 alunni hanno partecipato a corsi di igiene, disegno e sulla prevenzione da incidenti domestici. Ancora, sono stati organizzati diversi corsi di cucito indirizzati alle donne della municipalità di Burj Shamali e una conferenza sulla prevenzione del tumore al seno svolta presso la base italiana di Al Mansouri, a cui hanno partecipato circa 40 donne dei villaggi limitrofi. Infine, grazie al contributo spontaneo di tutti gli effettivi al reggimento “Guide”, sono state indette quattro borse di studio intitolate al Caporal Maggiore Scelto Massimo Vitaliano, caduto nel 2006 a Nassiriya (Iraq) a seguito di incidente stradale, tese a premiare il disegno più bello sul tema della “Pace” tra gli studenti delle scuole medie dei villaggi di Ayn Ball, Al Qualaylah, Majda Zun e Al Mansouri. In un video realizzato dal Maggiore Giuseppe Apone e dallo staff della missione, mostrato alle associazioni e agli enti che hanno raccolto i beni per la missione, dunque, i volti dei bimbi, degli anziani e di tutte le persone che hanno ricevuto il supporto italiano e conosciuto l'impegno dei militari. Militari inizialmente osservati con diffidenza, ma poi sommersi di "grazie" autentici provenienti dal cuore e sorrisi al sapore di speranza e fiducia.

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