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Cronaca Battipaglia

Morte bambino all'ospedale di Battipaglia, querelle sulla cartella clinica

Secondo l'avvocato dei genitori del piccolo "mancherebbe un tracciato": il legale pronto a presentare un'integrazione della denuncia ai carabinieri

Nella cartella clinica sequestrata dalla procura della Repubblica di Salerno, che indaga sulle cause che hanno determinato il decesso di un feto alla 42esima settimana di gestazione, nel reparto di ginecologia dell'ospedale di Battipaglia, non vi sarebbe un tracciato effettuato alla puerpera, la donna di 33 anni di Capaccio, alle ore 7 di sabato mattina, nell'ospedale Santa Maria della Speranza. Per questo motivo, in mattinata il legale della donna presenterà in procura, tramite i carabinieri della compagnia di Battipaglia, una integrazione della querela, che sino a questo momento ha portato la procura ad iscrivere nel registro degli indagati nove persone, dei quali 5 medici e 4 infermieri.

"Se questo tracciato - dice il legale della 33enne, l'avvocato Marco Nigro - non dovesse saltare fuori, ne proveremo l'esistenza con alcune testimonianze". Secondo il legale nella cartella clinica sequestrata figurerebbe solo un tracciato eseguito intorno alle 9 di sabato scorso dove si evince l'assenza del battito cardiaco del bimbo, rendendo necessario mezz'ora dopo il parto cesareo. La magistratura sarà quindi chiamata a far luce su questo nuovo scenario. Nei giorni scorsi l'autopsia effettuata sul feto non aveva fatto luce sulle cause del decesso.

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