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Cronaca

Morte sospetta al Ruggi, tredici sanitari indagati: nuova inchiesta

La Procura della Repubblica intende fare luce sulla morte di Palmira Casanova, la commerciante di Atrani deceduta molto probabilmente a causa di un errore durante una laparoscopia

La Procura della Repubblica di Salerno ha deciso di aprire un nuova inchiesta con l’ipotesi di favoreggiamento, al momento contro ignoti, sulla morte di Palmina Casanova, la commerciante di Atrani deceduta pochi giorni fa all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Nel mirino degli inquirenti la sparizione di una parte dell’ intestino della donna, che potrebbe essere stata danneggiata per errore dai medici nel corso della laparoscopia del 19 aprile, e che fu asportata nel secondo intervento di venerdì, quando la 56enne tornò al Ruggi e morì in sala operatoria.

Il sostituto procuratore Elena Guarino, che nella giornata di ieri ha avuto un lungo colloquio con il Procuratore Corrado Lembo, non esclude affatto che la scomparsa del reperto biologico sia dovuta dalla volontà di qualcuno di voler inquinare le prove. Intanto sul registro degli indagati sono finiti in tredici: sei sanitari del “Ruggi” (i componenti del primo intervento di martedì 19 e del secondo eseguito venerdì 22, quando la donna è morta in sala operatoria) e sette del presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello, che potrebbero non aver disposto in tempo il trasferimento a Salerno quando Palmina si è rivolta alla loro struttura lamentando dolori lancinanti all’addome. La notifica degli avvisi di garanzia è iniziata ieri pomeriggio, per consentire agli inizi della prossima settimana l’esecuzione dell’autopsia. Ma il numero degli indagati potrebbe aumentare proprio a causa del reperto biologico scomparso.

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