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Cronaca San Giovanni a Piro

Morte Simon Gautier, l'avvocato di famiglia: "Andava trattenuto al telefono"

Il padre del giovane escursionista francese ha incontrato il procuratore di Vallo della Lucania Ricci per conoscere le cause che hanno portato alla morte del figlio

E’ ripartito soltanto nella serata di ieri, quando sono emersi i primi risultati dell’autopsia sul corpo del figlio, il papà di Simon Gautier, il turista francese di 27 anni, disperso in Cilento, e il cui corpo è stato recuperato in un dirupo dopo nove giorni di ricerche. “Com’è morto mio figlio? Quanto tempo ha sofferto?” ha chiesto l’uomo al procuratore capo di Vallo della Lucania Antonio Ricci quando si sono incontrati, ieri mattina, negli uffici della Procura.

I dubbi della famiglia

A farsi portavoce delle richieste della famiglia Gautier è l’avvocato Maurizio Sica: “In questa vicenda – sottolinea l’avvocato Sica al Mattino  – ci sono due aspetti investigativi -  capire la causa della morte e le modalità del decesso. Ovvero se l’esame autoptico ha stabilito che Simon è morto per l’emorragia, bisogna capire quando si è provocato la frattura che gli è costata la vita, nella prima o nella successiva caduta”.  Nel mirino finisce anche l’intervento operativo del 118 a seguito della chiamata di Simon. Anche su questo punto indaga la Procura che ha sequestrato la documentazione presso la sede dei soccorsi ed aperto un’inchiesta sulla tragedia con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. ““Mi chiedo – spiega l’avvocato Sica – se le cose fossero andate diversamente nel caso in cui l’operatrice che ha risposto al telefono avesse tenuto Simon in linea più tempo. Forse avrebbe potuto avere qualche dettaglio in più per ritrovarlo, magari la descrizione di quello che vedeva intorno a lui”. Le ricerche inizialmente sono partite da Policastro. “Mi chiedo – ribadisce l’avvocato – se si poteva fare di più nella gestione della telefonata e nelle successive 24 ore” .

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