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Cronaca

Morte sul lavoro, Vicinanza (Cisal): “A 17 giorni dalla scomparsa di Sirica nessun atto concreto"

Per Vicinanza, bisogna puntare sulla prevenzione: “L’ultima operazione dei carabinieri ad Atrani e Furore, dove sono stati scoperti quattro lavoratori in nero, mi preoccupa molto"

“A 17 giorni dalla morte di Salvatore Sirica, l’operaio di Bellizzi deceduto mentre lavorava, non ho visto un segnale positivo per onorare la memoria di un uomo onesto e dei tanti altri che hanno perso la vita mentre facevano solo il loro dovere. Rinnovo il mio invito alla famiglia a costituirmi parte civile nel processo”. Lo ha detto Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal provinciale che commenta l’ultimo caso di morte bianca avvenuto nel Salernitano.

La denuncia

“Oltre le parole di circostanza dopo la tragedia non ho visto segnali concreti da parte delle associazioni datoriali che avevano parlato di impegno concreto con i sindacati. Non ho notizia di confronti per migliorare le condizioni di lavoro degli operai impegnati nelle varie aziende della provincia. - ha aggiunto- Lo abbiamo detto in molti: la morte di Sirica non deve essere dimenticata e deve essere da monito affinché nessuno muoia mai di lavoro nel Salernitano. Ecco perché sono qui a chiedere a tutti, istituzioni, sindacati e associazioni datoriali, un impegno concreto per evitare di ritrovarci a piangere per l’ennesima morte bianca quando accadrà”.

L'appello di Vicinanza al presidente di Confindustria, Andrea Prete

"Ho apprezzato la sua apertura in materia di sicurezza sul lavoro, ecco perché gli chiedo di avviare concretamente un confronto tra aziende e sindacati. Alla famiglia Sirica va la mia solidarietà e confermo la volontà di volermi schierare parte civile nel processo per accertare le responsabilità sulla morte di Salvatore”.

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