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Cronaca

La chiesa salernitana a lutto: è morto Don Alfonso Santamaria, il cordoglio del sindaco e dell'arcivescovo

"Faccio fatica, tanta fatica a parlare. Ha lasciato una grande eredità - dice Don Nello Senatore tra le lacrime - un prete vicino alla gente, con la gente e per la gente. Ora il mondo è più povero e il cielo è più ricco". Stabilita la data dei funerali

Don Alfonso Santamaria è morto. Le complicanze cardiologiche e respiratorie, sopraggiunte in seguito al Covid, hanno reso il quadro clinico disperato, fino al decesso. "Ha reso la sua anima a Dio stamattina alle ore 7", spiegano Don Nello e Don Roberto, che a Sant'Eustachio hanno costantemente informato la comunità. Domani, sabato 27 febbraio, dalle ore 15, sarà allestita la camera ardente nella chiesa antica di Sant'Eustachio. I funerali, invece, si terranno lunedì 1 marzo, alle ore 15, chiesa nuova. Saranno celebrati all'esterno, nel rispetto delle normative anti Covid e del distanziamento.

Uomo buono

Un fiume di lacrime e di ricordi, di gite, di "ripetete insieme a me". Per tutti era Don Alfonsino, per tutti era il prete buono che non dimenticava di inviare fiori e piante nella storica parrocchia di San Leonardo, ad ogni anniversario di sacerdozio di Don Peppino Cerrone che lo ha preceduto in Paradiso. Don Alfonso Santamaria, per tutti affettuosamente Don Alfonsino, non ce l'ha fatta. E' nelle braccia di Dio, era ricoverato al Ruggi,  è morto poche ore fa e lascia un ricordo indelebile nel cuore dei parrocchiani di Sant'Eustachio, la sua seconda casa, la sua famiglia.

I ricordi

Don Alfonsino aiutava tutti e tanti - tantissimi - bussavano alla sua porta, non solo per una parola di conforto. Era un generoso e non ha mai fatto mancare il suo sostegno e la preghiera agli altri sacerdoti che poi hanno guidato la parrocchia, cioè Don Nello Senatore e Don Roberto, insieme alla comunità di Sant'Eustachio.

Le lacrime

"Faccio fatica, tanta fatica a parlare. Ha lasciato una grande eredità - dice Don Nello Senatore tra le lacrime - un prete vicino alla gente, con la gente e per la gente. Ora il mondo è più povero e il cielo è più ricco". Poi è cominciato il momento della burocrazia e delle normative Covid da rispettare. Durante la mattinata, è stato avviato un paziente lavoro di dialogo con tutti, con i parrocchiani, con le istituzioni. I sacerdoti si sono subito messi in contatto con il Comune di Salerno: hanno lavorato alla organizzazione del funerale e della camera ardente. Rito funebre all'aperto per evitare assembramenti.

Parla l'arcivescovo Andrea Bellandi

Un altro sacerdote della nostra Arcidiocesi, dopo don Alessandro e don Biagio, ci ha prematuramente lasciato a causa di questo tremendo virus. Si tratta del caro don Alfonso Santamaria, da tutti conosciuto come don Alfonsino.

Per cinquant'anni Parroco a Sant'Eustachio, tra gli altri incarichi svolti è stato Segretario e poi Presidente dell'ANSPI, Segretario provinciale e Delegato diocesano della FACI e referente diocesano della Fondazione S. Giuseppe Moscati. Un uomo innamorato di Cristo e della Chiesa, che ha servito sempre avendo a cuore particolarmente i giovani e i più bisognosi.

Che il Signore lo accolga tra le Sue braccia, ricompensandolo del bene compiuto.

Il cordoglio del sindaco di Salerno

La Civica Amministrazione esprime profondo cordoglio per la morte di don Alfonso Santamaria storico parroco di Sant'Eustachio. "Monsignor Santamaria - dice il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli - è stato un sacerdote generoso ed amatissimo dalla sua gente. Ha dedicato la vita alla propria comunità condividendo con il Comune di Salerno tante iniziative al servizio dei giovani, delle famiglie in difficoltà, dei disabili e degli anziani. Il suo ricordo resterà scolpito nel cuore di tutti coloro che l'hanno conosciuto ed amato e nelle sue opere solidali. Addio Don Alfonsino, Salerno ti dice grazie e non ti dimenticherà".

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