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Cronaca

Morte di Lino Trezza, parte la trattativa per risarcire la famiglia

Nel corso dell’udienza preliminarele difese degli imputati (la Procura ha aperto un fascicolo su nove persone) hanno espresso la volontà di risarcire la vedova e i familiari dell'operaio deceduto nel porto di Salerno

Sarà risarcita la famiglia di Lino Trezza, il dipendente della cooperativa lavoratori del porto (Culp) moto, il 22 novembre di due anni fa, a causa di un incidente verificatosi all’interno dello scalo portuale salernitano.

L’udienza

Nel corso dell’udienza preliminare, infatti, le difese degli imputati (la Procura ha aperto un fascicolo su nove persone) hanno espresso la volontà di avviare una trattativa risarcitoria con il legale rappresentante della vedova (madre del figlio di Trezza) e dei familiari. Per questo l’udienza è stata aggiornata al prossimo mese di aprile.

Gli indagati

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati agli amministratori delegati della Grimaldi Deap Sea, Emanuele Grimaldi e Diego Pacella, proprietaria della motonave “Repubblica Argentina” sulla quale Trezza stava caricando lastre di marmo; il presidente del Culp (Cooperativa unica lavoratori del porto) Antonio Autuori, datore di lavoro diretto della vittima, il presidente della Salerno Container Terminal Agostino Gallozzi, qualedatore di lavoro dell’impresa utilizzatrice (cioè la coop), ed Ermanno Freda, delegato della Scp alla prevenzione e protezione della società portuale. E, ancora, il comandante della motonave “Repubblica Argentina”, Gioacchino Turdo; il primo ufficiale di coperta Aniello Zambatta, responsabile della sicurezza dell’ambiente di lavoro e del servizio prevenzione e protezione; il terzo ufficiale di coperta Cristopher Cansancio, quale addetto alla vigilanza e allocazione dei container sul ponte ed Alessandro Scarfò, anch’egli addetto alla collocazione e posizionamento dei container.

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