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Cronaca

Nastro azzurro, visite gratuite per i figli degli agenti: ecco l'iniziativa

La Lega Italiana Lotta contro i Tumori, sezione provinciale di Salerno, ha deciso di offrire le proprie competenze medico specialistiche, uro – andrologiche, in modo totalmente gratuito, ai figli maschi di agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, di età compresa tra i 16 e 20 anni.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Mercoledì 9 ottobre alle ore 10.30 nella sede della Prefettura di Salerno (Salone Azzurro) si terrà la presentazione della manifestazione “Nastro Azzurro”. La Lega Italiana Lotta contro i Tumori, sezione provinciale di Salerno, ha deciso di offrire le proprie competenze medico specialistiche, uro – andrologiche, in modo totalmente gratuito, ai figli maschi di agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, di età compresa tra i 16 e 20 anni.

Il programma

Tutti i dettagli dell’iniziativa saranno resi noti nel corso della conferenza alla quale parteciperanno il Questore di Salerno Maurizio Ficarra, il comandante provinciale della Arma dei Carabinieri Gianluca Trombetti, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Danilo Petrucelli, il Presidente Lilt Salerno Giuseppe Pistolese e l'ideatore del progetto NASTRO AZZURRO, l'urologo Antonio Brando.

Gli obiettivi

Il duplice obiettivo dell'evento è informare e spiegare alle nuove generazioni l’importanza di effettuare la prevenzione, cioè di anticipare la diagnosi, in modo da attivare, dove necessario, la migliore terapia. E' importante diventare nel caso della sezione Provinciale di Salerno della LILT, veri cittadini di prossimità nei confronti dei Tutori del benessere sociale. Il Fattore Maschile rappresenta la mission degli organizzatori. Indurre gli uomini, in questo caso, i giovani maschi, a pensare alla propria salute, seguire il buon esempio del mondo femminile che da ginecologo inizia ad andare già dall’adolescenza. In Italia meno del 5 % degli under 20 si è recato da un urologo, al cospetto delle coetanee che nel 40 % dei casi si sono recate dal ginecologo; così come dopo i 55 anni, solo 2 uomini su 10, si sono recati per un controllo clinico uro-andrologico. Il tutto si traduce in un grave ritardo, non solo culturale, ma sanitario gravato da onerosi costi socio economici.
 

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