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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fumata nera per i lavoratori de La Quiete e del Cedisa: nessuna soluzione

Antonio De Sio (Cisl Fp Sanità Privata) incalza: "Continueremo la mobilitazione e useremo ogni forza e azione utile per la garanzia delle spettanze arretrate e per il mantenimento dei posti di lavoro"

Irrisolto, il caso della protesta presso La Quiete di Pellezzano e del Cedisa. Dopo oltre 5 ore di confronto in prefettura ancora non è stata trovata la soluzione per i lavoratori che ad oggi hanno un arretrato stipendiale rispettivamente di 11 e 14 mesi. Al tavolo con il Prefetto Cirillo si sono ritrovati i rappresentanti regionali Cinque e Podda, il manager dell’Asl Squillante, il responsabile dell’Agenzia delle Entrate,  le OO.SS.  con   il segretario regionale della Cisl Lina Lucci, Savio (Cgil), e i rappresentanti territoriali, Matteo Buono, Pietro Antonacchio (Cisl) e De Angelis (Cgil).

 

Forte è stata la determinazione del prefetto Cirillo per tentare di liberare risorse per il pagamento degli stipendi ai lavoratori. Anche se si è dovuto rilevare che nessuno, nonostante l’attenzione mostrata al problema, è riuscito a svincolarsi dalle responsabilità normative, che non consentono ampi spazi di manovra. Antonacchio (Cisl Fp) ha detto: "Durante tutta la discussione si è tentato di trovare, nell’ambito del rispetto delle norme, percorsi praticabili, però  la situazione è talmente complicata che richiede purtroppo dei tempi abbastanza lunghi. Bisognerà  soprattutto mettere in atto una strategia complessiva, anche prevedendo una diversa gestione della struttura". E Antonio De Sio (Cisl Fp Sanità Privata) incalza: "Continueremo la mobilitazione e useremo ogni forza e azione utile per la garanzia delle spettanze arretrate e per il mantenimento dei posti di lavoro".

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