No al Green Pass e no all'obbligo vaccinale: due nuove iniziative a Salerno città
Si legge in una nota: "Il Gruppo LiberAzione, il Team free Salerno, il Canale No Pass Salerno, gli studenti, i professionisti e tutte le categorie dei lavoratori e non, sostenitori dei vari gruppi, si sono da sempre dissociati dai canali di dubbia natura come Basta Dittatura”
Si terrà domani pomeriggio, 20 novembre, dalle 17 alle 20, in piazza Portanova, il presidio di cittadini che chiedono di abolire il Certificato verde Covid-19 e l'obbligo vaccinale per tutti gli italiani.
Il secondo appuntamento
Sempre domani, alle 18, in piazza Caduti di Brescia, a Pastena, i “Bambini” chiamano, la Costituzione e Salerno rispondono. Nella giornata internazionale della Convenzione sui diritti dell’infanzia un trattato che include “54 diritti dei bambini”, in quanto soggetti che meritano diritti, rispetto e realizzazione senza discriminazioni, i gruppi “No Pass” invitano la cittadinanza ad unirsi al presidio pacifico per contrastare i vaccini anti-Covid ai più piccoli. "Non chiamateci No Vax, siamo Cittadini onesti, figli della Costituzione, per la Costituzione. - scrivono in una nota i manifestanti - Siamo tutti uniti, vaccinati e non vaccinati, rispettosi dei Diritti Costituzionali, della Qualità della Vita e dei morti di tutte le patologie, per chiedere ad una solo voce: libertà di cura, dati sanitari chiari, un’informazione davvero pluralista e indipendente.
La nota di distanza dai facinorosi
Il Gruppo LiberAzione, il Team free Salerno, il Canale No Pass Salerno, gli studenti, i professionisti e tutte le categorie dei lavoratori e non, sostenitori dei vari gruppi, si sono da sempre dissociati dai canali di dubbia natura come “Basta Dittatura” che in alcuni casi hanno istigato ad azioni improponibili in una società civile. Quanto accaduto nelle 17 città italiane, che hanno visto altrettanti esponenti indagati, del canale identificato, non ha coinvolto nessun manifestante della “piazza di Salerno”: una piazza, quella di Salerno sempre corretta in ogni manifestazione, perché le discriminazioni, le limitazioni, le umiliazioni, subite nei vari ambienti e nel tempo si affrontano solo con il buon senso, l’informazione, il confronto, l’ascolto attivo e le alternative per tutti e alla portata di tutti.