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Cronaca Nocera Inferiore

A Nocera Inferiore l'esistenza del "clan Pignataro": chiusa indagine della Dda

Il reato di 416 bis viene stralciato dal resto delle accuse, per le quali 24 persone rischiano il rinvio a giudizio il prossimo 3 aprile, davanti al gip. Il reato era caduto in sede di Riesame, durante le indagini della Dda

L'Antimafia ci riprova e per l'indagine "Un'altra storia", ripropone il reato di associazione mafioso, notificato a 10 persone. Il capo - presunto - di questo clan sarebbe stato Antonio Pignataro, noto per la condanna per l'omicidio della piccola Simonetta Lamberti. Il reato di 416 bis viene stralciato dal resto delle accuse, per le quali 24 persone rischiano il rinvio a giudizio il prossimo 3 aprile, davanti al gip. Il reato era caduto in sede di Riesame, durante le indagini della Dda. Gli indagati sono Carmine Afeltra, Carlo Bianco, Antonio Cesarano, Ciro Eboli, Antonio Pignataro, Guerino Prudente, Domenico Orsini, Rosario e Pasquale Avallone. Secondo il teorema del sostituto Vincenzo Senatore, Pignataro avrebbe promosso un'associazione criminale avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di omertà e assoggettamento per commettere una serie di reati. Tra questi, punire il pestaggio del figlio, commettere atti ritorsivi verso alcuni collaboratori di giustizia, far desistere una famiglia dall'occupare un appartamento, un'episodio poi di violenza privata, una tentata estorsione e il concretizzare i suoi interessi in un progetto deliberato dalla giunta comunale

Tra gli indagati figurano anche un ex vicesindaco, un ex consigliere comunale ed un candidato al consiglio comunale durante le ultime elezioni. Un intreccio presunto tra camorra e persone legate alle istituzioni comunali viene contestato - separatamente - dalla Procura nello stralcio d'indagine, per far sorgere una casa famiglia su di un terreno adiacente alla parrocchia di San Giuseppe, a Nocera Inferiore. 

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