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Cronaca Nocera Inferiore

"La riabilitazione è un diritto", il giudice bacchetta l'Asl: si alle cure per un minore

Sospendere le cure, come fece l'azienda per mancanza di fondi, fu un atto illegittimo. "Il diritto dell'ammalato alla terapia va tutelato"

La riabilitazione è un diritto, lo dice una sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore, con la quale viene ordinato all'Asl di  “autorizzare la terapia domiciliare erogata ad un minor per il tramite del Centro di Riabilitazione che lo aveva in cura”.  L'azienda sanitaria è stata anche condannata alle spese

La storia

Nello scorso mese di settembre, l'Asl aveva interrotto le terapie a circa cento pazienti di età minore in cura presso un centro di riabilitazione, in ragione del superamento del tetto di spesa previsto per l'anno in corso. Molte famiglie avevano protestato, organizzando anche vere e proprie manifestazioni pubbliche. Tra queste c’era anche la famiglia del minore in questione, assistita dall'avvocato Domenico Vuolo. Il giovane è affetto da una forma di distrofia muscolare. Il blocco delle terapie, per lui, equivale a sottoporlo a rischi enormi, compromettendo anche il lavoro medico effettuato in passato. Da lì, la decisione di presentare istanza al giudice per chiedere un provvedimento di urgenza, dato che il bimbo non poteva continuare la riabilitazione. Il ricorso è stato poi accolto, mesi dopo, a metà novembre, stabilendo che le cure venissero riprese La sospensione della terapia è stato considerato un atto ilegittimo, in violazione della tutela del minore, che avrebbe dovuto proseguire nel centro dove era già in cura, per una continuità terapeutica, seguito dagli stessi medici che ha avuto dall'inizio. 

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