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Cronaca Nocera Inferiore

"Clan Cuomo", respinto ricorso per parrucchiere di Nocera: casa e armi per i sodali

Le motivazioni ora depositate dalla Cassazione riguarda e conferma «la sua sistematica disponibilità a procurare agli altri associati, fra cui gli stessi esponenti di vertice del sodalizio

E' stato dichiarato inammissibile il ricorso contro la misura del carcere per un parrucchiere di Nocera Inferiore, coinvolto nell'inchiesta della Procura di Firenze sul presunto "clan Cuomo".

L'indagine

Le motivazioni ora depositate dalla Cassazione riguarda e conferma «la sua sistematica disponibilità a procurare agli altri associati, fra cui gli stessi esponenti di vertice del sodalizio, sistemazioni di comodo ai fini dell'esecuzione di certe misure e pertanto i connessi spazi di movimento indispensabili per la prosecuzione delle comuni attività criminose, con la permanente attività di custodia delle armi nella disponibilità degli associati per compiere i reati fine del sodalizio». L'imputato gestiva un attività di parrucchiere a Firenze. Il blitz dello scorso anno individuava proprio nel capoluogo toscano la sede distaccata del gruppo criminale di Nocera Inferiore, dopo l'egemonia - secondo indagini - del clan di Piedimonte, localizzato sempre a Nocera. L'indagato - da indagini - era intestatario del contratto di fitto dell'abitazione fiorentina dove L.C. e la sua famiglia vivevano dal 2020. A nome suo aveva affittato la casa anche per altri due indagati, fino alla detenzione delle armi da fuoco. La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dal professionista: sulla base del rapporto con lui i Cuomo, secondo l’Antimafia, avevano ottenuto riferimenti, perché il loro scopo era attestarsi a Firenze, per proseguire le loro attività criminali e reperire fondi per prepararsi ad una rappresaglia con il clan rivale a Nocera.

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