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Cronaca Nocera Inferiore

Nocera Inferiore, l'indagine sui diplomi "facili" a rischio prescrizione: 116 gli imputati

A distanza di due anni, con la definizione dell'attività preliminare, il processo non è mai cominciato a causa di omesse notifiche, rinvii e sospensioni legate allo sciopero. Oltre 100 le persone accusate di aver ottenuto diplomi solo con la presenza

Due anni trascorsi dal rinvio a giudizio, decine di udienze saltate per omesse notifiche, poi lo sciopero degli avvocati e ora il rischio concreto di una prescrizione. Il processo per 116 persone, accusate - con distinzione dei ruoli - di aver fatto parte di un gruppo che rilasciava diplomi presso istituti privati contravvenendo alla legge stenta ad iniziare. Dopo una sfilza di archiviazioni (oltre 140 erano le posizioni), ieri si è registrato l'ennesimo rinvio per una serie di questioni preliminari, come la richiesta di patteggiamento avanzata da alcuni difensori degli imputati. L'inchiesta meglio conosciuta con il nome di «Immaturi», sulla quale lavorarono i carabinieri di Nocera Inferiore e Angri, concentrava la propria attenzione su diversi istituti scolastici, nell'anno scolastico 2009-2010. Nel mirino finirono i gestori di due istituti paritari a Nocera Inferiore, insieme ai presidenti e ai componenti del corpo docente che avrebbero fatto figurare nei registri di classe di quegli anni, come «presenti» alle lezioni, diversi alunni che invece erano assenti. Agli stessi, sarebbero state attribuite attività didattiche in realtà mai eseguite, insieme a valutazioni di profitto e voti per prove scritte e orali mai sostenute. Con questo sistema, si sarebbe consentito agli iscritti (che avevano frequentato le lezioni in maniera saltuaria, se non addirittura «sporadica», senza la possibilità quindi di poter partecipare all’esame di maturità), di apparire in regola con gli obblighi di frequenza minimi prescritti dalla legislazione in materia. E, ovviamente, di essere ammessi agli esami di stato come allievi interni, al fine di conseguire poi il titolo di studio previsto. 

L'indagine prese piede dall'ascolto di alcune intercettazioni telefoniche, risalenti al giugno 2010, collegate ad un giro di incidenti falsi a danno di compagnie assicurative. Anche quello, culminato poi in un processo. I carabinieri si spacciarono per studenti, per poter simulare un interessamento all'iscrizione presso l'istituto. Uno dei militari ebbe un colloquio con il direttore di uno degli istituti finiti al centro dell'indagine, per poi ottenere i primi elementi indicativi del fatto che ai fini del conseguimento del diploma scolastico presso l’istituto paritario, non occorreva che gli iscritti frequentassero i relativi corsi scolastici con assiduità, essendo sufficiente che seguissero le lezioni secondo un orario "ridotto" rispetto a quello ufficiale». L'indagine coinvolse diversi gestori di centri studi privati, in comuni come quelli di Battipaglia, Salerno e Pagani. Dopo aver «reclutato» i soggetti interessati, il personale li avrebbe rassicurati circa l’ottenimento del titolo di studio, smistandoli presso l’istituto di Nocera Inferiore. Per alcune posizioni, la prescrizione scatterebbe tuttavia alla fine del 2017, mentre per altre agli inizi del 2018. A distanza di anni, però, la fase dibattimentale non è mai cominciata   

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