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Cronaca Nocera Inferiore

Falsi ciechi per avere indennità: il giudice ordina nuove indagini

Cinque persone indagate per aver intascato la pensione di invalidità dall'Inps, nonostante comportamenti incoerenti con il loro "status di cecità assoluta". Dopo una camera di consiglio, il gip ha disposto nuove indagini prima di valutare il processo

Si sarebbero finti ciechi per ottenere la pensione di invalidità: il tribunale dispone nuove indagini nei confronti di cinque persone accusate di truffa ai danni dello Stato. A deciderlo il gip Alfonso Scermino, a seguito di una camera di consiglio concentrata sulla posizione di cinque persone coinvolte in un’indagine della Procura nel 2014. Scopo dei nuovi approfondimenti sarà quello di verificare se al momento dell’erogazione dell’invalidità dall’Inps, i cinque avessero problemi alla vista tali da impedirgli di effettuare qualsiasi cosa nel loro quotidiano. Dall’indagine condotta dai carabinieri del reparto territoriale era infatti emerso tutt’altro: e cioè che ognuno di loro avrebbe assunto comportamenti «incompatibili con lo stato di cecità assoluta». Per ognuno dei cinque, il gip ha chiesto di sciogliere ogni dubbio. I cinque casi presentano riscontri molto simili tra loro. La prima persona attenzionata, ad esempio, fu vista camminare in piena autonomia evitando ostacoli e firmando documenti senza alcuna difficoltà.

Così come la seconda, beccata a fare compere e a muoversi regolarmente nel quotidiano e durante una visita medica. Il terzo fu osservato dai carabinieri mentre attraversava incroci stradali con "sicurezza e tranquillità". E senza alcun aiuto. Persino durante una visita, stando ad un referto, avrebbe mosso la pupilla quando il medico provò a stimolargli l’occhio con una fonte luminosa. Lo stesso avvenne per il quarto e il quinto soggetto, fotografato alla guida della sua auto e mentre svolgeva normalità attività durante la giornata. Due del gruppo, tra l’altro, rifiutarono anche di sottoporsi ad una visita oculistica, come chiesto dagli stessi inquirenti. Altre quattro persone finite nell’inchiesta furono prosciolte. Nella proroga d’indagine decisa dal gip, c'è anche la richiesta di quantificare quanto l’Inps avrebbe erogato ad ognuno di loro. Al termine del nuovo periodo indicato dal giudice per ulteriori attività investigative, la procura effettuerà una nuova valutazione: in caso di riscontri, potrebbe anche chiedere il rinvio a giudizio. In caso contrario, l’archiviazione, qualora venga accertato l’esistenza di un handicap per ognuno di loro.

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