"Favori e regali" nelle procedure esecutive, respinto l'arresto per assistente giudiziario a Nocera
Quest’indagine rappresenta il prosieguo del procedimento dello scorso anno. Secondo i capi d’accusa l'avvocato avrebbe invitato il cancelliere ad oscurare la visibilità della procedura esecutiva, con le contestazioni di falso materiale per aver sottratto e fatto sparire tre singoli fascicoli dalla verifica del giudice
Il Tribunale del Riesame di Salerno ha rigettato l’appello del pubblico ministero a carico di un avvocato di Nocera e di un assistente giudiziario del tribunale di Nocera, interdetto per un anno, entrambi indagati nell’ambito dell’inchiesta per il giro di mazzette alla sezione fallimentare del tribunale nocerino.
La storia
Il doppio appello in particolare riguardava la posizione di un cancelliere, per il quale il pm aveva chiesto il carcere e per un avvocato, già finito ai domiciliari. Il cancelliere si era difeso depositando delle fatture per smentire favori e regali in cambio di servigi illeciti nel corso di procedure esecutive: i fascicoli spariti, per la difesa, lasciavano tracce impossibili a smarrirsi, con una procedura detta “incidente” che lascia riferimenti e richiami ad ogni passaggio nel sistema del processo telematico. Il cancelliere della sezione civile risponde dell’accusa di corruzione per atto contrario a doveri d’ufficio, con reati contestati in concorso per accuse di peculato ed interruzione e impedimento di comunicazioni telematiche. Per lui sussisteva un rapporto di lunga data con l'avvocato, del tutto indipendente nella sua versione dall’esistenza di accordi, con i regali riconducibili a dei semplici alimenti. L'assistente era stato il solo destinatario di provvedimento nell’inchiesta, a fronte di un parziale accoglimento delle richieste della Procura, con i ruoli principali dell’articolata indagine contestati all’avvocato e ad un ingegnere, oltre che ad un altro indagato, con l’assenza di esigenze cautelari ravvisata dal gip per quanto riguarda il legale, fuori da ogni possibilità di incarichi presso il Tribunale civile di Nocera Inferiore, nella concreta impossibilità di reiterare il reato. L’inchiesta segue l’operazione scattata un anno fa, nel febbraio del 2021, quando i finanzieri intercettarono la consegna di una tangente. Quest’indagine rappresenta il prosieguo del procedimento dello scorso anno. Secondo i capi d’accusa l'avvocato avrebbe invitato il cancelliere ad oscurare la visibilità della procedura esecutiva, con le contestazioni di falso materiale per aver sottratto e fatto sparire tre singoli fascicoli dalla verifica del giudice. Tra le accuse c'è anche quella di aver preso soldi - per altri indagati - nell’ambito del fallimento dell’Iacp Futura, fino a minacciare la perdita della propria abitazione ai legittimi assegnatari, dicendosi in grado di impedirla in cambio di denaro