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Cronaca Nocera Inferiore

Nocera, reati tributari e distruzione di documenti: Riesame conferma accuse per due imprenditori

Resta invariato l'impianto accusatorio per i due imprenditori di Nocera Inferiore, indagati in un'inchiesta per reati tributari, che sarebbero stati commessi nel settore della distribuzione di generi alimentari e prodotti per la casa

Resta invariato l'impianto accusatorio anche in sede di Riesame per i due imprenditori di Nocera Inferiore, coinvolti in un'indagine della Guardia di Finanza, in relazione alla la commissione di reati tributari, all'interno del settore della distribuzione di generi alimentari e prodotti per la casa. Entrambi restano dunque in obbligo di dimora nel comune di residenza, come deciso in precedenza dal gip.  Le indagini nei loro riguardi partirono dopo il dissesto e conseguente dichiarazione di fallimento della società coinvolta - poi revocato dalla Corte di Appello di Salerno a seguito d’impugnazione - situazione nell’ambito della quale si era registrato un fittizio trasferimento di disponibilità all’estero, con cessione delle quote societarie ad un soggetto di nazionalità ucraina, trasferimento la cui fittizietà non fu ritenuta adeguatamente dimostrata a giudizio della Corte d’Appello di Salerno, che revocò il fallimento in precedenza dichiarato dal Tribunale di Nocera Inferiore.

Le nuove accuse

Pur essendo venuti meno i reati fallimentari, erano però emerse altre irregolarità. Nel corso delle indagini, infatti, i due, il primo in qualità di socio unico ed amministratore di fatto ed il secondo in qualità di amministratore di diritto della società in esame, per evitare il pagamento delle imposte, avrebbero effettuato attraverso società direttamente ed indirettamente riconducibili ad uno degli indagati, uno svuotamento della consistenza patrimoniale dell’impresa nel frattempo dichiarata fallita, attraverso il trasferimento di beni aziendali riferiti ai molteplici punti vendita (supermercati). Gli elementi della procura avevano poi comprovato la mancata esibizione delle scritture fiscali della società facendo perfezionare, oltre alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, il reato di occultamento/distruzione di documenti contabili. Il gip dispose poi anche il sequestro, sia in forma diretta che per equivalente, della somma complessiva di 3.452.103,25 euro.

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