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Cronaca Nocera Inferiore

Gli avvocati di Nocera salutano il nuovo presidente del tribunale: "Incarico prestigioso e impegnativo"

Con una lunga lettera, gli avvocati del foro di Nocera Inferiore danno il benvenuto al nuovo presidente del Tribunale, Antonio Sergio Robustella. La lettera è firmata dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati, Guido Casalino

Ottimizzazione dei carichi di lavoro, efficienza degli uffici e rispetto di tutti i ruoli. Con una lunga lettera, gli avvocati del foro di Nocera Inferiore danno il benvenuto al nuovo presidente del Tribunale, Antonio Sergio Robustella. La lettera è firmata dal presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati, Guido Casalino: «Ritengo che sei - si legge - sia stato chiamato ad assolvere un incarico di prestigio, ma allo stesso tempo estremamente gravoso ed impegnativo, ossia quello di andare a presiedere uno dei Tribunali più congestionati d’Italia, che un rapporto pubblicato da un autorevole quotidiano economico-finanziario nazionale collocava - fino a poco tempo fa - agli ultimi posti tra i tribunali italiani valutati per efficienza e qualità dei servizi. Il nostro tribunale, infatti, serve un bacino d’utenza considerevole, ad alta densità abitativa e, quindi, tra i più popolosi d’Italia, nell’ambito del quale il sentimento di giustizia viene quotidianamente coltivato ed inseguito, ma non sempre viene soddisfatto in tempi ragionevoli e secondo le aspettative dell’utenza. Lo stato attuale della giustizia nell’ambito del nostro circondario non può considerarsi, quindi, soddisfacente: né per i cittadini, che attendono dai giudici l’attuazione concreta dei propri diritti, né per gli avvocati, che quotidianamente avvertono sulle proprie spalle il peso di un sistema giudiziario oramai al collasso»

I problemi della cittadella

Un riferimento poi, va anche al lavoro dei magistrati e degli uffici: «Giudici e cancellieri sono costretti a prestare la propria attività lavorativa in condizioni precarie ed il cui pur costante impegno non sempre è sufficiente a colmare le ataviche carenze strutturali e di organico che, purtroppo, affliggono il nostro tribunale. Vi è, in ogni caso, la consapevolezza da parte mia che le attuali dotazioni di risorse, materiali ed umane, messe a disposizione dal Governo per il settore giustizia non sono sufficienti neppure per consentire il funzionamento dell’ordinaria amministrazione; ciò nonostante, dobbiamo tutti attivarci per far recuperare ai cittadini la fiducia nella giustizia, cercando di ridurre - quanto più possibile - la distanza tra gli stessi e le istituzioni giudiziarie. Allo stesso tempo, però, sono convinto che molti disservizi possano essere eliminati senza ricorrere ad alcun impegno finanziario, ma semplicemente armonizzando le risorse economiche a nostra disposizione ed ottimizzando il lavoro di tutti gli operatori, nonché recependo alcune delle proposte provenienti dall’Avvocatura e, in particolare, dal Consiglio che mi onoro di presiedere (come quella di attuare il progetto di informatizzazione delle udienze civili, già finanziato dalla nostra Cassa Forense e già portato a conoscenza della Presidenza del nostro Tribunale)».

"Dare risposte ai cittadini"
 

Casalino si augura poi, quanto prima, di discutere di tutte le varie criticità nell'ambito di un tavolo di concertazione, "cui dovranno partecipare tutte le componenti coinvolte nel funzionamento della giustizia. «L’avvocatura nocerina crede fortemente nella condivisione di una responsabilità comune che magistrati, avvocati e personale di cancelleria devono necessariamente assumersi per dare risposte efficaci ed esaustive alle richieste dei cittadini». Tra le prime cose richieste, interventi volti ad "ottimizzare i carichi di lavoro nel settore civile del Tribunale o presso gli uffici del Giudice di pace del nostro circondario. «Sono sicuro che le sue doti umane ed intellettuali, unite alla sua competenza ed alle sue capacità organizzative (già segnalatemi da alcuni miei colleghi che hanno avuto il piacere di conoscerla come magistrato) sono qualità indiscutibili e costituiranno quel quid pluris che permetterà al nostro Tribunale di risollevarsi e di raggiungere un livello di eccellenza nell’organizzazione e nell’amministrazione della giustizia». 

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