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Cronaca Nocera Inferiore

Rapporti con un clan di camorra: arrestato finanziere di Nocera

Ritorna in carcere Claudio Auricchio, finanziere arrestato due giorni fa per ordine della Procura di Napoli in un blitz contro il clan dei "Girati", i Vannella Grassi. Il militare era stato liberato a giugno dal Riesame

Ritorna in carcere Claudio Auricchio, finanziere classe 1977 di Nocera Inferiore, arrestato due giorni fa per ordine della Procura di Napoli insieme ad altre 12 persone, ritenute interne al sistema criminale del clan dei "Girati", i Vannella Grassi. Il militare era stato liberato a giugno dal Riesame, che aveva annullato l'ordinanza del Gip, per mancanza di un "profilo motivazionale adeguato". Una sorta di copia e incolla, sul quale gli inquirenti hanno rimediato con una nuova ordinanza. L'indagine è condotta dai pm Maurizio De Marco e Vincenza Marra, dietro coordinamento del procuratore aggiunto Filippo Beatrice. Figura centrale dell'inchiesta il presunto boss Antonio Mennetta e il suo dominio territoriale criminale nella terza faida di Scampia. Anni di riferimento tra il 2011 e il 2012 

Killer vestiti da finanzieri

Il finanziere di Nocera Inferiore sarebbe stato complice del gruppo di fuoco di Mennetta. Le accuse vengono messe insieme dal racconto di una serie di pentiti, che riferiscono come un giorno il militare si mise alla guida di una Fiat Bravo di colore grigio - con tanto di scritta "Guardia di Finanza" - per volontà di Mennetta. Il finto blitz aveva come obiettivo il fortino degli Abbinante, famiglia di scissionisti che 14 anni fa si contrappose al clan dei Di Lauro. A morire doveva essere Giovanni Esposito. I killer erano mascherati da finanzieri, che finsero un controllo di polizia giudiziaria. Grazie alle urla della donna di casa, la vittima predestinata riuscì a fuggire. Auricchio era stato già arrestato insieme ad un altro finanziere nel 2015, dopo essere stati colti in flagranza mentre portavano droga in Puglia. Stando alle indagini, il nocerino avrebbe guadagnato dai 2 ai 3mila euro al mese per i suoi servigi al clan. Avrebbe scortato il presunto boss ovunque, anche in un summit tra Pompei e Scafati, il territorio dove Mennetta aveva trascorso parte della sua latitianza.

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