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Cronaca Nocera Inferiore

Comizio non autorizzato: l'errore è del Comune o di Pasquale D'Acunzi?

A rileggere la delibera di autorizzazione per l'uso dei luoghi e le date di riferimento per la richiesta di autorizzazione sorgono diversi dubbi e le lacune del Comune, costretto a chiedere scusa per aver bloccato il comizio del candidato sindaco

Ci sono una serie di errori nella vicenda legata al comizio elettorale bloccato domenica scorsa dai vigili urbani al candidato sindaco Pasquale D'Acunzi. E da entrambe le parti. Proprio D'Acunzi, pubblicando sul suo profilo Facebook copia della richiesta di autorizzazione ad usufruire del Parco giochi comunale "Canzolino", insieme alla delibera di regolamento per l'uso, chiarisce finalmente la questione diventata da giorni tema di dibattito - e con toni ovviamente polemici - tra il candidato sindaco e quello uscente, Manlio Torquato. Il comizio era previsto per il giorno 4 giugno, con orario che andava dalle 19,30 alle 23.30. La domanda viene presentata da D'Acunzi il giorno 29 maggio, dunque di lunedì. Il regolamento parla chiaro: "Le richieste all'uso dei luoghi dovranno essere presentate entro le ore 18.00 del venerdì precedente alla settimana di utilizzo". Dunque, D'Acunzi era in ritardo di due giorni. Primo errore, se si guarda il calendario. Secondo errore è quello invece commesso dal Comune di Nocera Inferiore, che nonostante il ritardo ha autorizzato l'uso dello spazio indicato. Terzo errore, ancora del Comune, che aveva autorizzato il comizio per quattro ore, quando il regolamento invece ne prevede solo tre. C'è di più: l'autorizzazione ad utilizzare il luogo era subordinato - come da delibera - alla preventiva acquisizione del nulla osta da parte dell'ufficio Verde Pubblico. Nulla osta che non viene citato nell'autorizzazione che lo stesso ente rilascerà poi a D'Acunzi. Il resto è storia: l'evento politico è stato negato dall'intervento dei vigili urbani. D'Acunzi si era scagliato a quel punto contro il sindaco Torquato, che aveva chiesto scusa per quanto accaduto, mentre i vigili avevano ribadito che il candidato sindaco non avrebbe potuto tenere il suo comizio. Al contrario della polizia di stato che - a detta dello stesso D'Acunzi - non aveva riscontrato alcun problema. L'errore, in questo caso, sembra essere stato commesso almeno una volta, da ambo le parti. Pubblichiamo i documenti sulla questione per permettere ai nostri lettori di farsi un'idea. La nostra impressione è che gli errori del Comune superino di gran lunga quello eventualmente commesso da D'Acunzi, a giudicare da come poi è andata domenica scorsa

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