Una falsa perizia e un terreno edificabile stimato al ribasso. E' questo il contesto che sarà ora oggetto di un processo pubblico, dopo il rinvio a giudizio deciso dal gup del tribunale di Nocera Inferiore. A doversi difendere dall'accusa di falso un consulente individuato per redigere il documento che faceva fede nell'ambito di un altro procedimento giudiziario. La sua perizia avrebbe portato ad una valutazione "risibile" di quella che era la cifra stabilita per quel terreno. Il risultato di quella consulenza era stato motivo di ulteriori indagini, che aveva poi portato all'incriminazione del perito, dopo una ulteriore perizia che aveva visto al rialzo il terreno. Il valore stimato sarebbe risultato quattro volte superiore rispetto all'iniziale valutazione: i risultati, in sostanza, ne uscirono moltiplicati rispetto alla prima valutazione. Per le indagini della Procura, il valore valutato in quel modo avrebbe avuto uno scopo preciso. La zona in questione sarebbe stata ritenuta "non edificabile" e quindi pari ad un valore inferiore rispetto alla cifra individuata. Le conseguenze le avrebbe subite il proprietario, parte in causa nel procedimento, che avrebbe ottenuto ben poco da quel terreno.