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Cronaca Nocera Inferiore

"Derby farsa" tra Salernitana e Nocerina, tifosi minacciarono squadra: il processo è prescritto

Le conseguenze sportive per la squadra di Nocera Inferiore furono immediate, così come l'impatto mediatico sulla vicenda e gli strascichi che ricaddero sulla città

Si è chiuso con una sentenza di prescrizione il processo per 23 tifosi della Nocerina, imputati nell'indagine sul «derby farsa» tra Nocerina e Salernitana. L'accusa era di violenza privata. Tra omesse notifiche, rinvii e pronunce della Cassazione sulla competenza territoriale, il dibattimento non era mai cominciato.

La storia

Il 10 novembre del 2013, nel piazzale del "Park Hotel" di Mercato San Severino, un gruppo di tifosi della Nocerina avrebbe minacciato la squadra di non scendere in campo allo stadio Arechi. Secondo i tifosi, la Questura aveva vietato l’ingresso allo stadio ai tifosi della squadra rossonera. Secondo le accuse, almeno in 23 minacciarono la squadra che se fossero entrati in campo, avrebbero subito gravi ripercussioni: "Due sono le cose, mo vo’ dico mo’, ve venimm a piglià a tutt quant, a uno a vot, u’campionat è luong; c’è un popolo che vi aspetta". Questo quanto verbalizzato dalla Digos. La partita durò appena 20 minuti, in ragione di una serie di infortuni che sarebbero stati "simulati" dai calciatori della Nocerina, i quali decretarono in automatico la vittoria a tavolino per la Salernitana. Le conseguenze sportive per la squadra furono veloci, così come l'impatto mediatico sulla vicenda e gli strascichi sulla città. Due giorni fa, la sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per tutti gli imputati. 

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