Truffa sulla vendita di telefoni cellulari, in tre finiscono a processo. Insieme ad un nocerino, ci sono anche due ragazzi siciliani, che in concorso, fornendo numeri id telefono e conti postali, avrebbero ingannato due potenziali compratori, sulla vendita attraverso un sito internet di tre i-Phone ultimo modello.

Le truffe

Le accuse vengono contestate dalla procura di Bergamo e da quella di Torre Annunziata tra il 2017 e il 2018. Entrambe le vittime avrebbero pagato circa 1000 euro, in più tranche, senza mai ricevere però l'oggetto che avevano scelto di comprare. Lo avevano fatto dopo aver consultato un'inserzione su un portale, che si trova già al centro di un maxi procedimento per truffa (ben 123 gli episodi ricostruiti), nel quale è coinvolto proprio il nocerino. Le vittime furono convinte a pagare anche una seconda volta, dopo un primo passaggio, al fine di evitare di perdere i soldi. Questo, in ragione di un "blocco" del sito, non meglio specificato, che indusse i due compratori a versare più del dovuto. Secondo la procura, tutto questo serviva a garantire «la serietà dell’offerta», che tale non si rivelò. Le persone truffate risiedono a Bergamo e Meta di Sorrento. Secondo l’impianto accusatorio, il sistema utilizzato per truffare potenziali compratori era quello conosciuto come a "piramide", dove il cliente attende che il prezzo di un prodotto diventi "completo" solo al raggiungimento di un pagamento da parte di altri clienti, che subentrano in un secondo momento. Una volta che i pagamenti vengono ricevuti, chi vende fa perdere le proprie tracce, senza mandare il bene messo all’asta.