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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Nocera Inferiore

Nocera Inferiore, uccisa per l'eredità: una perizia per la firma sui buoni postali trafugati

La Procura ha effettuato una perizia per stabilire l'autenticità della firma su alcuni buoni postali. L'attività è propedeutica all'indagine condotta sul decesso di una 82enne, che sarebbe stata uccisa per mettere le mani sull'eredità

Proseguono le indagini sul decesso dell’82enne Anna Candeloro, l’anziana che la procura sospetta essere stata uccisa con l’obiettivo di trafugare la sua eredità. Ieri pomeriggio, il sostituto procuratore Valeria Vinci ha conferito incarico ad un consulente grafologo che dovrà verificare la natura di alcune firme apposte su dei buoni postali, nelle disponibilità della donna. La perizia, i cui risultati saranno noti entro un paio di mesi, serve a comparare la calligrafia della signora con quelle che invece sono riportate su carta. Per questa circostanza, sono indagati l’ex direttore delle poste e un dipendente dell’ufficio di Nocera Inferiore. Le scritture recherebbero firme apocrife, a loro volta collegate ad una falsa attenzione per il rilascio dei buoni. L’eredità di Anna Candeloro è stata quantificata in circa 800 mila euro. L’inchiesta vede iscritte nel registro degli indagati dieci persone, tra le quali diversi professionisti, come un medico, un notaio, i vicini della defunta, residenti nel quartiere di Piedimonte, con altre persone che per la Procura e la Guardia di Finanza agli ordini del comandante Andrea Solinas, avrebbero preso parte ad un piano per condurre alla morte la donna, per poi derubarla dell’eredità e altri tipi di beni.Come il suo stesso appartamento.

L’anziana morì nel dicembre 2012. I buoni postali furono oggetto di una ricerca da parte degli inquirenti, con l’inchiesta avviata dopo l’invio di decine di lettere scritte dall’unica parente della defunta, un’anziana residente al Nord. Il contenuto di quelle lettere fu raccolto dal sostituto procuratore Valeria Vinci, che ipotizzò per alcuni degli indagati l’accusa di omicidio volontario premeditato in concorso, oltre ad estorsione e falso. A diversi magistrati, quella cugina avrebbe svelato l’esistenza di un presunto piano per uccidere la parente, ai quali avrebbero preso parte anche persone che bene conoscevano la defunta. Sul corpo della donna fu svolto un esame autoptico approfondito, con la scoperta - ma il fascicolo è secretato - di tracce di farmaci scoperti dal medico legale Roberto Testi. Un’analisi effettuata 5 anni dopo la morte di Anna Candeloro. Il sospetto è quello che la signora sia stata "accompagnata" al decesso, a sua volta registrato per la presenza di un tumore. Ma che non risulterebbe essere stato certificato in alcuna cartella clinica.    

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