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Cronaca Nocera Inferiore

Scontri tra gruppi ultras della Nocerina: chiuse le indagini per 22 giovani

I tafferugli avvennero al termine della partita con il San Severo, all'esterno dello stadio San Francesco, poco distante dall'ospedale Umberto I. Ventidue tifosi sono stati raggiunti da un avviso di garanzia. Ora rischiano di essere processati

La guerra interna al mondo degli ultras della Nocerina è ora nero su bianco, con la Procura di Nocera Inferiore che ha da poco concluso le indagini su quanto avvenuto lo scorso 25 settembre, all’esterno dello stadio San Francesco. Ventidue i tifosi raggiunti dall’avviso di garanzia. Diciannove sono accusati di essere stati presenti allo stadio, pur non essendo autorizzati. I fatti risalgono al termine del match casalingo con il San Severo. Sullo sfondo, vi è la rivalità - già in atto in precedenza - tra i gruppi «Gate 11» e «Bothers». Almeno diciannove dei tifosi appartenenti al primo gruppo - secondo le indagini condotte dalla polizia di stato - a fine partita, sarebbero usciti dallo stadio per fermarsi poco distanti dall’ospedale Umberto I. Solo allora, avrebbero incitato e inneggiato il resto degli tifosi ad aggredire i supporter del gruppo «Bothers». Questi ultimi, stavano per accedere al piazzale privato dove avevano lasciato le auto parcheggiate. Il sostituto procuratore Valeria Vinci parla di «incitamento alla violenza» che si sarebbe tradotto in una serie di tafferugli, i cui autori però sono rimasti ignoti. Otto giovani invece, sempre compresi tra gli indagati, sono accusati di violazione in materia di ordine pubblico. In pratica, per evitare di essere riconosciuti si sarebbero coperti con sciarpe e felpe al volto.

Quattro di quel gruppo di ultras non si sarebbe potuto neanche avvicinare allo Stadio, essendo stati già raggiunti da Daspo. Mentre altri tre furono filmati - e ne dovranno rispondere - in possesso di bastoni, aste ed oggetti contundenti e atti ad offendere. Le indagini per identificare i 22 furono tutt’altro che semplici, con la polizia che si scontrò con un muro di omertà, come quella di tre giovani medicati in ospedale, dopo le ferite riportate durante gli scontri. Alla base di quella guerra tutta interna alla tifoseria rossonera, vi sarebbero stati motivi riconducibili a rivendicazioni di tifo e a contrasti passati legati all’operato della vecchia dirigenza. Dopo quei fatti, i 22 giovani vennero raggiunti da un Daspo a firma del Questore di Salerno. Ora, invece, con la chiusura delle indagini da parte della Procura rischiano un processo. 

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