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Cronaca Nocera Inferiore

Usura ad imprenditori in crisi per il Covid, scarcerato giovane nocerino

L'episodio centrale al centro dell’inchiesta attuale riguarda un prestito da 14mila euro concesso ad una coppia che era in difficoltà economiche, con la spirale della crisi economica generata dal Covid.

È stato scarcerato e rimesso ai domiciliari il figlio di L.C. , arrestato nei giorni scorsi perché coinvolto in un giro di usura contestato dalla Procura Antimafia di Firenze. Il gip ha accolto l’istanza presentata dal difensore, in ragione dell’impatto del carcere sul giovane, mai recluso in cella, a fronte di un immutato quadro cautelare. 

Il caso

Il gip ha disposto la custodia domiciliare lontano da Firenze, luogo di commissione dei reati contestati, nonostante il parere contrario del pm. L’indagine imputa al padre del ragazzo l’attività di prestiti usurai nei confronti di una coppia di imprenditori fiorentini del settore immobiliare: nel corso degli interrogatori di garanzia svolti martedì scorso lo stesso, ritenuto elemento cardine dell’attività usuraia, aveva escluso responsabilità nei confronti dello stesso figlio e della moglie, già ristretta ai domiciliari. Dieci giorni fa circa la polizia aveva eseguito quattro misure cautelari, tre in carcere ed una ai domiciliari, nei riguardi dei tre nocerini, che per la Dda facevano parte, con vari ruoli, del gruppo camorristico omonimo, insieme ad un uomo di Napoli, domiciliato a Firenze. L'episodio centrale al centro dell’inchiesta attuale riguarda un prestito da 14mila euro concesso ad una coppia che era in difficoltà economiche, con la spirale della crisi economica generata dal Covid. L.C. si è difeso davanti al gip spiegando di rapporti personali precedenti, parlando di un prestito di favore con una serie di investimenti commissionati alla coppia.

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