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Cronaca Nocera Superiore

Seguita e maltrattata dall'ex, poi abusata da sconosciuto: "Oggi vivo sotto scorta"

Così parla una 28enne di Nocera Superiore, vittima di stalking e di abusi sessuali, ques'tultimo reato commesso da uno sconosciuto che si era finto tecnico del gas, riuscendo ad entrare in casa sua

Ha scritto a diversi quotidiani per raccontare la sua storia, in modo che tante altre donne, leggendola, potessero trovare il coraggio di salvarsi e denunciare i propri uomini. «Sono una ragazza di 28 anni, attualmente - scrive - faccio parte di un programma di protezione personale con ronda dei carabinieri e scorta a seguito di un'aggressione fisica e sessuale con minacce da parte di una persona a me non nota». Così parla una 28enne di Nocera Superiore, vittima di stalking e di abusi sessuali, ques'tultimo reato commesso da uno sconosciuto che si era finto tecnico del gas, riuscendo ad entrare in casa sua.

Lo sfogo

Il racconto inizia però con i tormenti causati dal suo ex, poi arrestato e condannato mesi fa, in abbreviato, a 3 anni e 8 mesi di reclusione. «Nel 2020 ho conosciuto il mio ex compagno con il quale nel settembre dello stesso anno sono andata a convivere. Per me e per la mia famiglia era un uomo perbene, dalle doti eccezionali, di grande carisma. Sono stata molto male e ho affrontato un ciclo di cure importanti e mi è sempre stato vicino, amorevole e disponibile. Poco alla volta però cominciò a cambiare, diventando estremamente possessivo, geloso e rabbioso. Mi controllava il cellulare, dovevo parlare con la mia famiglia in sua presenza, non mi lasciava mai sola e non mi permetteva di uscire, con la scusa della mia salute. A suo tempo non mi resi conto dei segnali inequivocabili del suo comportamento morboso e malato che giustificava per la situazione difficile che stavamo attraversando. Un giorno mentre litigavamo per questioni economiche mi sferrò uno schiaffo e mi provocò un livido sul viso, poi uscì di casa e al suo rientro piangendo mi pregò di scusarlo, giurandomi che non avrebbe mai più alzato un dito su di me ed io gli credetti. Mi legava alla sedia e mi spegneva le sigarette addosso, minacciandomi e tagliandomi con un coltello, frustandomi le gambe con la fibbia di metallo della cintura dei pantaloni. Mi minacciava dicendo che se avessi raccontato tutto questo, avrebbe ucciso me, il cane e fatto del male alla mia famiglia, probabilmente mi drogava e mi vendeva ad altri uomini, episodi dei quali ho pochi ricordi, come fermo immagine che ancora vivo come un déjà-vu».

I maltrattamenti

«A causa della mia situazione di salute non sono riuscita a portare avanti due gravidanze. Lui mi rimproverava e picchiava dicendomi che non ero una buona donna perché non riuscivo a dargli un figlio. Il mio corpo porta ancora i segni delle violenze subite. Dopo l'ennesima lite, dopo aver picchiato me e scaraventato degli armadi contro mia madre, rotto bicchieri e porte con calci e pugni, decisi finalmente di denunciarlo. Nel dicembre del 2021 chiesi l’allontanamento da casa ma lui continuava ad abusare di me. Cominciò a pedinarmi, mi stalkerizzava, furono giorni senza fine con chiamate e messaggi, mi mandava foto mie nuda e legata in palese stato di shock o drogata, foto delle quali non ero a conoscenza e minacciava di uccidermi. Finalmente il mio legale Concetta Galotto, alla quale devo la vita, riuscì ad ottenere una misura cautelare, ma non è bastato. Sono seguita da tutti gli organi competenti, con sedute di psicoterapia. Ma nonostante ciò, mi risulta ancora difficile proseguire serenamente con la mia vita. Mi sono raccontata nella speranza che altre donne, leggendo la mia storia, possano trovare la forza di reagire e di denunciare».

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