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Cronaca

Cstp, la Provincia vuole ridurre le corse. L'ira di Federconsumatori

La Provincia non provvede all'adeguamento dei corrispettivi chilometrici e lancia un ultimatum: o la riduzione delle corse oppure l'apertura a privati. Federconsumatori: "Unica via d'uscita, un immediato intervento nazionale"

Un lettera chiara e decisa, quella inviata dalla Provincia al presidente della commissione liquidatrice del Cstp, Mario Santocchio. Non ha adeguato le tariffe dei corrispettivi chilometrici, dunque, l'ente capitanato da Edmondo Cirielli che, per garantire il servizio fino al 10 luglio, ha proposto da subito un taglio delle corse pari al 30%, cui seguirà, dal 20 giugno, un ulteriore riduzione delle corse nella stessa percentuale. La stessa Provincia, inoltre, nella lettera non esclude il subentro di nuove aziende di trasporto.

Una doccia fredda, questa, per utenti e lavoratori, accanto ai quali si schiera ancora Federconsumatori Salerno: "La situazione di crisi del Cstp è drammaticamente analoga a quello che si sta consumando in questi giorni in Italia, dove ci sono aziende che funzionano e livelli manageriali che hanno compromesso e continuano a mettere a rischio le aziende, i lavoratori ed i servizi - ha notato il presidente di Federconsumatori Salerno, Peppe Sorrentino - E' anche indispensabile che la solidarietà  ai lavoratori che presidiano la piazza della ferrovia prenda corpo: lasciare solo sulle loro spalle e su quelle delle loro famiglie una battaglia di civiltà che è di tutti, costituirebbe un drammatico precedente per l'intera comunità".

L'associazione per la tutela dei consumatori ha, quindi, indirizzato, sia ai vertici nazionali che locali, una richiesta per la costituzione di un tavolo straordinario "funzionalmente all'adozione di misure volte a consentire una regolare prosecuzione del sevizio": "E' oramai chiaro ai più che la messa in liquidazione dell'Azienda, lungi dal sollevarne le sorti, ha precluso strumenti indispensabili (es.: accesso al credito, ammortizzatori sociali, ecc.) e, dunque, si appalesa impellente l'esigenza di assicurare la liquidità necessaria onde poter assecondare, in un regime di normalità, le necessità di mobilità dei cittadini - si legge dal documento - Come capofila del Coordinamento Movimentiamoci, chiediamo  la costituzione di un tavolo istituzionale utile allo stanziamento di un fondo straordinario che consenta all'Azienda di superare lo stato di liquidazione".
 

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