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Cronaca

Troppi baristi senza mascherina e distanze azzerate: i salernitani vogliono (ma non possono) dimenticare il Covid

Diverse le segnalazioni giunte da alcuni lettori che hanno notato i comportamenti di innumerevoli baristi e gestori: senza il rispetto delle norme anti-contagio, si rischia di nuovo tutti

Camerieri senza mascherina, distanziamento tra i tavoli dubbio e, in svariati casi, assenza totale del rispetto delle norme anti-Covid anche negli spazi interni. E' questa la preoccupante fotografia di numerosi bar e locali salernitani. E' sufficiente concedersi un caffè in città, per notare come, ormai, molti titolari di locali si siano "rilassati" in termini di rispetto delle precauzioni obbligatorie per non diffondere il contagio. "E' piuttosto imbarazzante ricevere le bevande alcoliche da un cameriere che non indossa e anzi, che, a vista, non possiede proprio la mascherina - ci ha raccontato una lettrice- Sinceramente, ci è capitato sul lungomare, sulla Lungoirno, nella zona orientale e persino nei bar più in vista: e se quel cameriere fosse positivo? Non indossando la mascherina quando serve ai tavoli metterebbe a rischio tutti".

L'indignazione

In assenza di sanzioni ai trasgressori, inoltre, i baristi e i gestori corretti avvertono un profondo senso di ingiustizia subita: "Siamo noi gli stupidi a non lasciare mai la mascherina, neanche quando c'erano 40 gradi?  - si domandano- Non credo: siamo solo rispettosi della legge, ma notiamo che molti colleghi stanno lasciando a casa la mascherina al di là di ogni obbligo e tutti assistono inermi. Allora i sacrifici toccano solo a chi è onesto?". Domande legittime, quelle di un bar salernitano che, come tanti altri, è preoccupato più per la tutela della salute che per il mero guadagno. Nonostante la comunità sia ormai stanca delle restrizioni anti-Covid, non va dimenticato che l'emergenza non è terminata: è sufficiente, per comprenderlo, osservare i dati dei bollettini provinciali e regionali.

L'appello

Dunque, un ulteriore sforzo per non far precipitare la situazione consiste nel non dimenticare le modalità di trasmissione del virus che è ancora presente: risulta naturale rispettare il distanziamento e indossare i dispositivi di protezione, se si ha a cuore il proprio e l'altrui futuro. L'auspicio è che i trasgressori possano essere raggiunti da sanzioni o che scelgano, nuovamente, di ricorrere ad una presa di coscienza. Salvifica per tutti.

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