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Cronaca Ogliastro Cilento

Morta 63enne salernitana dopo un intervento di routine, 5 medici indagati

Procura ha disposto esame autoptico per fare luce su cause

Sarà l'autopsia, disposta dalla Procura di Torre Annunziata, a fare luce sulle cause della morte di una 63enne di Ogliastro Cilento, deceduta dopo un intervento chirurgico di routine in una clinica sannita. Lo rende noto lo Studio 3A.

Le indagini

In vista accertamento irripetibile, come atto dovuto, il sostituto procuratore Emilio Prisco ha iscritto cinque medici nel registro degli indagati ipotizzando il reato di omicidio colposo. Si tratta di un chirurgo vascolare, un anestesista e rianimatore, un cardiologo e una responsabile di laboratorio, tutti appartenenti alla stessa struttura sanitaria e anche un altro chirurgo che aveva sottoposto la vittima a un primo intervento. L'incarico al consulente della Procura sarà conferito il prossimo 14 marzo. Successivamente partirà l'esame autoptico. La 63enne era andata in coma nel corso di un'operazione a cui fu sottoposta lo scorso 23 febbraio; il 25 febbraio la donna risultò positiva al Coronavirus. Il decesso, infine, era sopraggiunto il 2 marzo. La vittima - spiega la nota dello Studio 3A - da dieci anni era costretta a sottoporsi, per tre giorni a settimana, a dialisi per nefropatia da reflusso e, data la frequenza della terapia, le era stata impiantata una fistola, ossia un collegamento tra una vena e un'arteria al braccio destro. La fistola le veniva sostituita ogni due anni con operazioni mirate ma nonostante questo le ha sempre provocato infezioni con la conseguenza di doversi sottoporre anche a periodici interventi di pulizia, gli ultimi dei quali nei mesi di agosto e novembre 2021.

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