Omicidio di Albanella, i carabinieri ascoltano parenti e amici

Si scava nella vita privata di Armando Tomasino e Maria Lamberti, i conviventi uccisi nel pomeriggio di lunedì a Matinella, frazione del comune di Albanella, nella piana del Sele. I corpi dei due, conviventi da alcuni anni (lui aveva avuto tre figli da una precedente relazione, lei due) erano stati trovati nella tarda serata di lunedì da uno dei figli della donna.

Il cadavere della donna era sull'ingresso, quello dell'uomo in giardino. Stando a quanto emerso da un esame esterno effettuato dal medico legale Giovanni Zotti, incaricato dalla procura della Repubblica di Salerno, i due sono stati uccisi da una sessantina di coltellate. A dare l'allarme proprio il giovane che ha fatto la macabra scoperta.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Maria Chiara Minerva, sono eseguite dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Salerno (agli ordini del tenente colonnello Francesco Merone) e dai militari della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Raffaele Annicchiarico.

Gli inquirenti non escludono alcuna pista, da quella passionale a quella che riguarda la professione dell'uomo ucciso: Armando Tomasino era infatti un "ferraio", ossia raccoglieva rottami di ferro e rame per rivenderli. Tuttavia i carabinieri scavano nella vita privata della coppia: lui in particolare aveva piccoli precedenti penali, così come riferito dall'ANSA.

In passato aveva infatti ferito, per gelosia probabilmente, il compagno di una sua ex convivente. I carabinieri stanno ascoltando parenti ed amici e Armando Tomasino viene descritto da alcuni come una persona cordiale e sempre pronta ad aiutare chi aveva bisogno. Nelle prossime ore saranno nuovamente ascoltati dal magistrato e dalle forze dell'ordine alcuni parenti e amici delle vittime. Potrebbero emergere elementi nuovi e forse decisivi per la soluzione del caso. Secondo le ultime indiscrezioni però la pista privilegiata sarebbe quella dell'ambito familiare. Proseguono le indagini.