Omicidio alle Fornelle, si cercano i complici dell'assassino: il mistero della casa pulita
Gli inquirenti sono a lavoro per tentare di chiarire diversi punti ancora rimasti in sospeso. Mistero sull'assenza di sangue nell'appartamento di Eugenio Tura De Marco, ucciso dal 22enne con ben nove coltellate
Nuovo colpo di scena nelle indagini sull’omicidio consumato la scorsa settimana nel rione Le Fornelle. Gli inquirenti, infatti, sembra che in queste ore stiano vagliando l’ipotesi che il giorno del delitto, a casa della vittima, Eugenio Tura De Marco, possa essere entrato insieme all’assassino, Luca Gentile, fidanzato della figlia, anche qualcun altro. Una persona che avrebbe cercato di nascondere le prove che avrebbero potuto condurre subito al 22enne, che successivamente ha confessato di essere l'autore del delitto. Al momento nomi precisi di possibili complici non sono scaturiti dalle indagini, ma qualcosa potrebbe emergere nei prossimi giorni quando saranno nuovamente interrogati dal giudice inquirente i due ragazzi che, il giorno prima dell’omicidio, su Facebook parlavano di amore e morte con tanta semplicità. “Non ti lascerò per nessuna ragione. Mi devono solo uccidere per perderti” le parole di Gentile, a cui rispose subito Daniela: “Anche a me mi devono uccidere per non perderti mai, ora che ti ho ritrovato”. Messaggi tra due innamorati che, in tale contesto, potrebbero assumere altro significato.
Infine sempre gli inquirenti stanno tentando di ricostruire anche quelle ore che Luca e Daniela avrebbero trascorso insieme nella notte tra venerdì e sabato mattina cercando, allo stesso tempo, di capire come mai non siano state trovate macchie di sangue sul pavimento dell’abitazione della vittima, che è stata trovata morta dopo ben nove coltellate.