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Cronaca

Omicidio delle Fornelle, i legali di Gentile chiedono uno sconto di pena

I legali chiedono l’assoluzione per il reato di porto di coltello e l’applicazione, nel calcolo della pena per l’omicidio, delle attenuanti generiche e di quella specifica della provocazione, legata all’atteggiamento violento della vittima

Non ha mai negato di aver ucciso il 62enne Eugenio Tura De Marco, Luca Gentile, ma continua a sostenere di non aver portato lui l’arma del delitto nell’appartamento del rione Fornelle, bensì di aver impugnato il coltello nel corso di una colluttazione. Così, i suoi avvocati difensori chiedono alla Corte d’Appello una riforma della sentenza che lo ha condannato a vent’anni, invocando l’assoluzione per il reato di porto di coltello e l’applicazione, nel calcolo della pena per l’omicidio, delle attenuanti generiche e di quella specifica della provocazione, legata all’atteggiamento violento della vittima e alle pressanti avances sessuali che avrebbe formulato nei confronti del giovane.

La tesi dei legali

Come riporta La Città, secondo i legali "Questo giovane sventurato non ha mai né affermato né negato la responsabilità dell’allora fidanzata Daniela, riferendo fatti, antefatti e circostanze di sua diretta conoscenza".

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