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Cronaca Fratte

Fratte piange Angelo e Antonio: "Due persone gentili: non meritavano quella morte"

"Persone gentili e disponibili, con atteggiamenti che nulla hanno a che fare con quelli di delinquenti e camorristi". Così i residenti di Fratte ricordano Antonio Procida ed Angelo Rinaldi, le due vittime dell'agguato

"Persone gentili e disponibili, con atteggiamenti che nulla hanno a che fare con quelli di delinquenti e camorristi". Così i residenti di Fratte ricordano Antonio Procida ed Angelo Rinaldi, le due vittime dell'agguato consumato martedì pomeriggio nel rione. Due sicari li hanno freddati mentre erano a bordo di uno scooter, a colpi di pistola: a piangere i due salernitani, il primo gestore del Vintage Cafè del quartiere ed il secondo suo amico e aiutante all'occorrenza, familiari, conoscenti e amici giunti sul luogo del delitto, dove i due cadaveri giacevano in strada. Un'esecuzione dalle modalità camorristiche. Eppure le due vittime, seppur con qualche precedente, non risultano affiliati ad alcun clan. Lasciano entrambi bambini piccoli e madri disperate. "I genitori sono persone perbene, umili quanto oneste - assicura un abitante del quartiere - Nessuno si sarebbe mai aspettato una morte simile per Antonio e Angelo che non hanno mai dato fastidio a nessuno". In particolare, Procida in passato si è mostrato anche vicino al mondo dell'associazionismo: qualcuno ricorda che organizzò una manifestazione nelle frazioni alte di Salerno per sensibilizzare i giovani all'utilizzo del casco sul motorino. Dolore e sconforto, nel rione, dove il duplice omicidio ha lasciato tutti senza parole.

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