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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Castellabate / piazza Padre Pio

Omicidio Giuseppe Niglio Castellabate: arrestato cittadino tunisino

All'origine del folle gesto, secondo gli inquirenti, vi sarebbe un tentativo di violenza sessuale della vittima ai danni della figlia del cittadino tunisino: fissata a venerdì prossimo l'autopsia sul corpo di Niglio

Otto coltellate per vendicare il tentato stupro della figlia. Sarebbe questo il movente dell'assassinio di Giuseppe Niglio, il 66enne ucciso ieri pomeriggio davanti al portone d'ingresso della stazione dei carabinieri di Santa Maria di Castellabate, nel Cilento. Non ci sarebbero infatti più dubbi, secondo gli inquirenti, sulle cause che hanno armato la mano di Moukhtar Rihai, tunisino di 49 anni. Tutto sarebbe iniziato ieri mattina, quando la figlia del cittadino extracomunitario, una 16enne, sarebbe stata fatta salire a bordo della propria autovettura da Giuseppe Niglio con la motivazione di accompagnarla a scuola a Vallo della Lucania, comune distante una trentina di chilometri da Castellabate.

Durante il tragitto però l'uomo, secondo quanto si è appreso, avrebbe improvvisamente svoltato in un'area isolata, nei pressi della diga artificiale dell'Alento, tentando di abusare della ragazzina. Dieci minuti di autentico terrore, durante i quali la minorenne si sarebbe opposta con tutte le forze, al punto da spingere il 66enne a desistere. Accompagnata a scuola, la ragazza avrebbe informato dell'accaduto i genitori che si sono precipitati da lei accompagnandola all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Qui, i sanitari hanno riscontrato alcune piccole lacerazioni nelle zone intime.

Decisi a denunciare la tentata violenza, i tre si sarebbero quindi recati alla stazione carabinieri di Santa Maria, dove non è giunto però il padre della ragazza. Moukhtar Rihai si è infatti messo alla ricerca di Giuseppe Niglio trovandolo a circa duecento metri dalla caserma, in piazza Padre Pio. Dopo averlo aggredito, l'uomo ha estratto un coltello colpendolo ripetutamente fino al colpo di grazia, inferto proprio davanti alla stazione dei carabinieri, dove il 66enne si era diretto nel tentativo di salvarsi dalla furia omicida del tunisino. Niglio è morto per le ferite ricevute durante il trasporto presso l'ospedale di Agropoli.

Arrestato sul posto, il cittadino tunisino è stato interrogato e, quindi, trasferito nel carcere di Vallo della Lucania. Sulla vicenda indagano i carabinieri del comando provinciale di Salerno (agli ordini del colonnello Fabrizio Parrulli e del tenente colonnello Francesco Merone), della compagnia di Agropoli (agli ordini del capitano Raffaele Annicchiarico) e della stazione di Santa Maria di Castellabate. Il sostituto procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania Valeria Palmieri ha fissato a venerdì l'autopsia sul corpo del 66enne. Intanto a Castellabate l'episodio ha profondamente turbato la gente del posto, per niente abituata a episodi tanti cruenti. Giuseppe Niglio era molto conosciuto tra i compaesani. Pescatore, padre di due figli, avrebbe dovuto assistere oggi al matrimonio del figlio 28enne.

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