Uccise il collega di lavoro mentre dormiva: sconto di pena per lo straniero
In Corte d'Appello sono cadute le aggravanti per la crudeltà nei confronti dell'indiano. L'uomo fu fermato dai carabinieri poco dopo l'omicidio, ammettendo le sue responsabilità
E’ stata ridotta da trenta a sedici anni di reclusione la pena per il cittadino indiano, Harmanded Singh, accusato dell’omicidio del connazionale e collega di lavoro, Lakhvor Singh, avvenuto nel settembre del 2018. Durante l’udienza in Corte d’Appello, infatti, sono cadute le aggravanti. Singh venne ucciso con dieci coltellate tra collo e torace. Sessantuno quelle contate in totale dal medico legale.
L'omicidio
Era il 13 settembre 2018, intorno alle 3 di notte, quando l'imputato avrebbe afferrato un coltello da cucina e colpito l'amico, mentre dormiva. Entrambi vivevano nella stessa casa e lavoravano presso la stessa azienda bufalina, tra Cioffi e Campolongo. L'uomo fu fermato dai carabinieri poco dopo l'omicidio, ammettendo le sue responsabilità. Ai militari spiegò di essere stato vessato da tempo dal collega. La vittima era un gradino più in alto nelle gerarchie dell'azienda, rispetto ad Harmanded. Quest'ultimo fece trovare anche l'arma del delitto ai carabinieri. Dopo essere usciti assieme per comprare un cellulare, i due indiani fecero ritorno a casa. Poi litigarono. Di notte, le coltellate durante il sonno.
Il processo
In primo grado i giudici non avevano accolto la tesi difensiva, ma la Corte d'Appello ha concesso tutte le attuanti del caso.