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Cronaca

Omicidio-suicidio a Sardone, il padre di Giustina: "Vorrei che lui fosse in galera e mia figlia a casa"

I familiari della donna si sono recati all'obitorio dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per riconoscere la salma

Appena hanno saputo della tragedia non riuscivano a credere alle loro orecchie. Per questo motivo i genitori, il fratello e la sorella di Giustina Copertino, la donna uccisa questa mattina dal marito al Fiore Club di Sardone, si sono recati di corsa, in tarda mattinata, nell'obitorio dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per il riconoscimento della salma. "Vorrei che lui fosse in galera e mia figlia a casa", ha affermato tra le lacrime il papà della donna riferendosi a Varavallo.

I figli, di 8 e 4 anni, della coppia, che a quanto sembra si stava separando, sono stati affidati ai nonni.



 

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