Omicidio Rossi, catturati l'aggressore e la sua complice: sono in carcere

E’ giunto presso l’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino il cittadino rumeno Gurlea Fanel, arrestato nei giorni scorsi in Romania in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Al quarantenne i carabinieri di Salerno hanno notificato un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’indagine relativa alla morte di Sergio Rossi avvenuta il 28 settembre 2012 nel cuore del centro cittadino di Salerno. L’arresto del Gurlea segue di pochi giorni quello della sua complice Bot Elena.  Rossi, infatti, storico militante della destra salernitana, venne trovato da alcuni passanti riverso sul marciapiede di Corso Garibaldi, in fin di vita. Trasportato in gravissime condizioni presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, morì dopo sei giorni di coma per le emorragie cerebrali causate da una frattura al cranio. Le indagini avviate dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica immediatamente dopo l’accaduto, consentirono di raccogliere elementi utili per appurare che la morte di Rossi era conseguenza di una rapina messa in atto da Gurlea Fanel e Bot Elena, che avevano aggredito l’uomo con un oggetto contundente con l’obiettivo di impossessarsi del suo telefono cellulare procurandogli le ferite che poi si sono rivelate fatali.

I due aggressori, oggi indagati rispettivamente per omicidio volontario e per favoreggiamento e ricettazione, sentendosi braccati dagli investigatori, nei giorni successivi alla morte di Rossi si diedero alla fuga facendo rientro nel proprio Paese. Le indagini proseguite senza sosta fino alla loro cattura si è avvalsa della collaborazione del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, con l’ausilio di unità di polizia tedesche e rumene. Per Gurlea e Bot, ora detenuti nel carcere di Roma Rebibbia, verrà fissata una nuova udienza preliminare nel corso della quale i giudici del tribunale di Salerno decideranno sul loro rinvio a giudizio.