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Cronaca

Omicidio di Simonetta Lamberti, il pentito Pignataro conferma: "Io c'ero"

Il pentito di camorra Antonio Pignataro ha confermato stamattina dinanzi al Gup del Tribunale di Salerno Sergio De Luca, di aver partecipato all'omicidio di Simonetta: "Voglio liberarmi di un macigno"

Ha confermato la sua partecipazione all'omicidio di Simonetta Lamberti dinanzi al al Gup del Tribunale di Salerno Sergio De Luca, il pentito di camorra Antonio Pignataro. Ha ribadito di aver preso parte, così, alla'uccisione della figlioletta dell'allora procuratore della Repubblica di Sala Consilina, Alfonso Lamberti, il 29 maggio 1982.

Il gup, su richiesta del suo avvocato, ha accordato a Pignataro il rito abbreviato, ed ha aggiornato l'udienza all' 8 gennaio 2014: Pignataro ha chiesto perdono ed ha consegnato una lettera ai familiari di Simonetta. Negli ultimi mesi al pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro ha raccontato quanto accaduto il 29 maggio 1982 ed ha espresso la volontà di ''liberarsi di un macigno''.

La piccola Simonetta tornava a casa con il padre a Cava de'Tirreni, dopo una giornata trascorsa al mare, quando fu stroncata nel vile agguato. Nel corso dell'udienza la mamma di Simonetta, Angela Procaccini, ed i suoi tre figli si sono costituiti parte civile. vGiunto in città, intanto, anche don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Libera che ha ricordato come il 70% delle famiglie delle vittime delle mafie non conosca ancora la verità nel nostro Paese. "Sono qui per un atto d'amore e di responsabilità - ha detto don Ciotti - voglio stare vicino ad Angela e alla figlia Serena. Anche perchè oggi si comincia a ricostruire un percorso di verità".
 

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