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Cronaca Pagani

Omicidio Torre a Pagani, la figlia Annamaria: "Non conosciamo ancora la verità"

La donna si è soffermata sulla morte del padre a margine dell'intitolazione della piazza situata all'esterno del tribunale di Natale

"La vera verità non c’è ancora stata consegnata, c’è stata una sentenza di condanna a Cutolo, ma non conosciamo ancora il mandante dell'omicidio di mio padre”. A dirlo è Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, sindaco di Pagani, ucciso dalla camorra nell'80, al quale, oggi a Napoli, è stata intitolata una piazza all'esterno del palazzo di Giustizia. "La trattativa Stato-camorra non è stata mai del tutto affrontata e il caso Cirillo parla da solo - dice – Papà rientra in questo perchè oltretutto la prima Commissione Antimafia, presieduta da Violante, disse che l'uccisione di mio padre era stato un omicidio educativo per dire agli altri che se avessero agito come lui, avrebbero fatto la stessa fine".

Il ricordo

Intitolare la piazza a Marcello Torre, è, nelle parole della figlia "una pietra miliare che dovrebbe smuovere tutte le coscienze". "Ho visto mio padre morire sotto i miei occhi - racconta - la lettera testamento che ha lasciato per me e' stata un monito da cui ripartire: 'Siate degni del mio sacrificio e impegno civile'". Sandro Ruotolo, presidente del Comitato d'Inchiesta del Comune di Napoli sulla camorra, promotore dell'intitolazione, ha evidenziato che Marcello Torre, ucciso dalla camorra per essersi messo di traverso ai loro affari legati al post terremoto, a Pagani, e' "un caduto dell'antimafia".

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