Omicidio Vassallo, è il giorno del ricordo. La vedova: "Vorrei che non esistesse"
Oggi l'intitolazione del porto di Acciaroli e la Santa Messa in suffragio del sindaco pescatore.
E’ il giorno del ricordo e anche dell’amarezza. Sono passati esattamente otto anni dall’omicidio di Angelo Vassallo, ex sindaco di Pollica, il cui assassino è ancora in libertà. Fu ucciso il 5 settembre 2010 da nove colpi di pistola, sette dei quali lo colpirono senza lasciargli scampo. Il suo corpo venne ritrovato alle prime luci dell’alba nella sua automobile, in una strada secondaria che porta alla sua abitazione. Da anni familiari, amici e tutta la comunità del piccolo paese cilentano attendono la svolta definitiva nelle indagini. Ma un volto, l’assassino del sindaco pescatore, ancora non c’è l’ha.
Il dolore
La moglie Angelina, in un colloquio con Il Mattino, di sfoga: “Vorrei che il 5 settembre non esistesse nel mio calendario perché tutte le testimonianze e gli attestati fanno piacere, ma a casa ritorno sempre senza il mio Angelo”. E ancora: “La speranza è l’unico sentimento che ci spinge ad andare avanti per scoprire la verità anche nei momenti di sconforto visto che sono trascorsi otto anni e ancora non si è scoperto nulla”. L’amarezza è ancora tanta: “Mi fa piacere vedere e leggere tutte le testimonianze che ci sono sempre nei confronti di Angelo, ma c’è sempre un risvolto amaro perché alla fine a casa torno sola e senza la verità”.
Gli eventi
Alle 19 sarà celebrata la Santa Messa in suffragio dell’ex primo cittadino cilentano all’interno della “Chiesa dell’Annunziata”; alle 20, invece, la cerimonia di intitolazione del Porto di Acciaroli, con la partecipazione del vice governatore della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e l’assessore regionale alla Sicurezza Franco Roberti.
Le indagini
Sul registro degli indagati si sono susseguiti molti nomi senza mai trovare il reale colpevole. Per diverso tempo al centro dell’inchiesta della Procura di Salerno è finito Bruno Humberto Damiani, un noto spacciatore italo-brasiliano sul quale, però, non sono emerse prove che potessero realmente incastrarlo. Nell’inverso scorso l’annuncio dell’archiviazione dell’indagine, poi una nuova svolta con l’ipotesi del coinvolgimento del carabiniere Lazzaro Cioffi, indagato a Napoli per rapporti con le organizzazioni criminali. L’indagine è ancora aperta.