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Cronaca Eboli

Operazione anti-bracconaggio tra Eboli, Capaccio e Giungano: sequestri e denunce

E' scattato il sequestro delle armi (tre fucili calibro 12 ed un fucile calibro 20), di centinaia di cartucce, tre richiami acustici, quattro tordi, e poi c'è stata la denuncia a piede libero dei quattro cacciatori per esercizio della caccia con mezzi vietati e la contestazione per violazioni amministrative per oltre 2000 euro

Nuova operazione anti-bracconaggio conclusa nella giornata di domenica, a seguito di una operazione congiunta tra il Nucleo Provinciale Guardie Ambientali Accademia Kronos Salerno, il personale del Nucleo Guardie Zoofile dell’Enpa e i Carabinieri. Iniziata all’alba, l'operazione ha interessato i comuni di Eboli, Capaccio e Giungano: individuata una vasta area confinata tra alcune aziende zootecniche, in cui un gruppo di cacciatori incuranti di quanto previsto dalla normativa sulla caccia, da tempo avevano posizionato un richiamo acustico riproducente il verso della quaglia. Gli agenti, una volta giunti sul posto, immediatamente hanno circoscritto l’intera area ed attendere l’arrivo dei proprietari dell’apparecchiatura illegale. In prima mattinata, dopo alcune ore di lunga attesa, gli agenti hanno notato il sopraggiungere di alcune auto da cui scendevano un gruppetto di cacciatori che dopo una attenta perlustrazione dell’area, ritenendo di esseri soli, con grande stupore degli agenti, hanno posto in funzione alcuni richiami acustici portatili che riproducevano il verso del tordo per poi iniziare a sparare al loro passaggio.

Il fatto

Dopo aver attentamente documentato il tutto, gli agenti al fine di interrompere la caccia illegale, hanno deciso di non attendere l’arrivo dei proprietari del richiamo a quaglie e hanno dato il via all’operazione che, nonostante un vano tentativo di allontanamento da parte dei cacciatori, non ha lasciato loro alcuna via di fuga. Sono state così identificate quattro persone, rinvenuti ulteriori due richiami acustici, centinaia di munizioni e tre appostamenti per la caccia ai tordi. Immediato l’arrivo dei militari dell’Arma dei Carabinieri competente per territorio che, dopo i primi accertamenti e riscontri tecnici, si sono recati presso la Stazione dei Carabinieri per gli accertamenti di rito a cui è seguito il sequestro delle armi (tre fucili calibro 12 ed un fucile calibro 20), centinaia di cartucce, tre richiami acustici, quattro tordi, la denuncia a piede libero dei quattro cacciatori per esercizio della caccia con mezzi vietati e la contestazione per violazioni amministrative per oltre 2000 euro.

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