rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sgominata organizzazione mafiosa in Puglia: 48 indagati, due sequestri dei carabinieri di Salerno

Riguarda anche la provincia di Salerno e diverse altre città italiane l'operazione "Grande carro", dei carabinieri del Ros e del comando per la tutela agroalimentare di Bari

Riguarda anche la provincia di Salerno e diverse altre città italiane l'operazione "Grande carro", dei carabinieri del Ros e del comando per la tutela agroalimentare di Bari. I carabinieri del Ros e del Comando per la tutela agroalimentare hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelari emessa dal tribunale di Bari, su richiesta della locale procura distrettuale, a carico di 48 persone indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione illegale di armi/esplosivi, truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche (anche con riferimento a quelle Ue) ed altri delitti, tutti aggravati dall'articolo 416 bis, "per aver agevolato le attivita' di una organizzazione mafiosa".

Il blitz

Come riportato dai colleghi di Baritoday, dettagli dell'operazione denominata 'Grande Carro' sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa alla quale ha partecipato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, il procuratore di Bari Roberto Rossi, il comandante del Ros generale Pasquale Angelosanto, il comandante del reparto tutela agroalimentare di Salerno tenente colonnello Giorgio Borrelli, il vice presidente di Eurojust Filippo Spiezia ed il vice direttore generale di Olaf (ufficio europeo per la lotta antifrode) Ernesto Bianchi


Gli aggiornamenti

I carabinieri del Ros, insieme ai militari dei Comandi Provinciali, hanno dato  esecuzione  ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Tribunale di  Bari,  su  richiesta  della  Procura  Distrettuale,  a  carico  di  48  soggetti  indagati  a  vario  titolo per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o  violenza,  sequestro  di  persona  a  scopo  di  estorsione,  detenzione  illegale  di  armi/esplosivi, truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche (anche con riferimento a quelle UE) ed altri delitti, tutti aggravati ex art. 416 bis.1 C.P, per aver agevolato le attività di una organizzazione mafiosa. I  provvedimenti  scaturiscono  da  un’indagine  avviata  dal  ROS  che  - dopo la  cattura  del  latitante  Francesco Russo  in  Romania  - si  è  concentrata  sulle  dinamiche  criminali  riconducibili     alla   “Batteria SINESI-FRANCAVILLA”  della  Società  foggiana, organizzazione mafiosa sviluppatasi alla fine degli anni ’80 nella Provincia di Foggia, la cui esistenza  è  stata  giudiziariamente accertata da  numerose  sentenze  passate. Strutturata in  “batterie”,  nel  corso  degli  anni,  il  sodalizio  ha  subito  un  fenomeno  di  modernizzazione  criminale  che  lo  ha  portato  ad  orientarsi  verso  un  più  evoluto  modello  di  “mafia  degli  affari”. Le  complesse  indagini,  che  hanno  a  lungo  impegnato la  Procura  Distrettuale  e  le  varie  articolazioni  del  ROS  presenti  sul  territorio  nazionale,  hanno  consentito di documentare: -esistenza  ed operativitàdi  una  articolazione  della  suddetta  “Batteria” attiva  a  Foggia,  Orta Nova (FG), Ascoli Satriano (FG) e Cerignola (FG), con interessi su Rimini e l’alta Irpinia, nonché in Bulgaria, Romania e Repubblica Ceca;-ruolie funzioni degli affiliati all’interno della consorteria, rispondente a Francesco Delli Carri,  storico  esponente  della  Società  foggiana e a  suo  fratello  Donato.  In  tale  contesto  sono  emerse  pure le  figure  del cugino di  Francesco  e  Donato,  impegnato  nel  reinvestimento  dei  proventi  illeciti  nel  settore  immobiliare e nelle truffe per l’indebita percezione di contributi per l’agricoltura erogati dall’UE e dalla Regione Puglia. Sono state interessate le province di Avellino, Bari, Brescia, Brindisi, Chieti, Foggia, Forlì Cesena, Imperia, Lecce, Napoli, Rimini, Salerno e Teramo. 
Di particolare rilievo è l’ulteriore porzione dell’indagine condotta in sinergia dal Ros e dal Reparto Carabinieri Agroalimentare di Salerno, sotto la direzione della Procura Distrettuale,  che  ha  consentito  di  individuare  un  complesso  e  sofisticato  sistema  di  truffe  finalizzate  all’indebita  percezione  dei  fondi  per  l’agricoltura  dell’Unione  Europea.  Gli  approfondimenti  svolti  nello  specifico  ambito hanno  evidenziato  come  gli  indagati, anche con la connivenza di alcuni funzionari pubblici compiacenti, sono riusciti a percepire  indebitamente,  tra  il  2013  ed  il  2018,  contributi  per  complessivi  13,5 milioni  di  €uro, veicolati attraverso i “PIF - progetti integrati di filiera”. Nel  corso  dell’operazione  il  ROS  e il  Reparto  Carabinieri  Tutela  Agroalimentare di  Salerno  hanno dato esecuzione a due provvedimenti di sequestro: uno preventivo di beni mobili e immobili a carico di 6 indagati, per un valore dicirca 3milioni di euro ed uno "per equivalente”, fino alla concorrenza complessiva di 13 milioni di euro, a carico degli indagati  coinvolti  nelle  truffe  in  danno  dell’Unione  Europea,  quale  quantificazione  del  profitto dei reati accertati nello specifico settore. Sul piano internazionale, le indagini si sono avvalse del coordinamento di Eurojust che ha  favorito  il  raccordo  con  omologhe  autorità  giudiziarie  estere  per  ricostruire  le  attività  transnazionali  del  sodalizio,  e  del  contributo  dell’Ufficio  Europeo  per  la  Lotta  Antifrode  (OLAF)  con  sede a  Bruxelles,  organo  dell’UE  incaricato  di  individuare  e  contrastare  le frodi ed ogni altra forma d’illecito a danno dei fondi dell'Unione europea, che ha consentito di  acquisire  rilevanti  elementi  di  riscontro  sulle  transazioni economiche  connesse  alle  erogazioni del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sgominata organizzazione mafiosa in Puglia: 48 indagati, due sequestri dei carabinieri di Salerno

SalernoToday è in caricamento